Cina, premio Nobel Liu Xiaobo scarcerato: ha un tumore terminale

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Una gigantografia di Liu Xiaobo, in carcere in Cina dal 2009 (Getty Images)

Lo scrittore, che nel 2010 aveva vinto il prestigioso riconoscimento per la "Pace", è gravemente ammalato. Amnesty: "Assicurargli adeguate cure mediche"

Dopo che ha trascorso otto anni dietro le sbarre, Pechino ha concesso la libertà condizionale all'attivista Liu Xiaobo. Il Nobel per la Pace ha un cancro terminale al fegato.

Libertà per motivi medici

A darne notizia è il suo avvocato, Mo Shaoping, come riporta il quotidiano di Hong Kong "South China Morning Post", che cita anche il fratello Liu Xiaoxuan. Dopo otto anni di detenzione, Liu Xiaobo è stato scarcerato per motivi di salute: lo scorso 23 maggio gli era stato diagnosticato un tumore al fegato in fase terminale, e la sua richiesta di essere curato fuori dal carcere è stata accolta dalle autorità cinesi. Ora si trova in un ospedale di Shenyang, nel nord-est della Cina.

Il Nobel per la pace

Liu, scrittore, professore e attivista 61enne, è stato uno dei promotori di Charta 08: manifesto i cui i firmatari chiedevano maggiori libertà democratiche in Cina. Nel 2010 aveva ricevuto il premio Nobel per la Pace “per la sua lunga e non violenta battaglia per i diritti fondamentali in Cina”. Un premio che Pechino non aveva esitato a definire "un'oscenità". Liu venne arrestato nel 2009 per incitamento alla sovversione del potere statale.

L'appello di Amnesty

Amnesty International, che in questi anni ha più volte rivolto appelli alla Cina per il rilascio di Liu, si è rivolta alle autorità cinesi per chiedere di assicurare al professore "adeguate cure mediche" e di provvedere al "rilascio immediato e incondizionato" degli altri attivisti per i diritti umani che si trovano ancora dietro le sbarre. 

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