Russia, media: più di mille arresti. Nuovo fermo per blogger Navalny

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Uno degli arresti durante la manifestazione a Mosca (Ansa)

L’oppositore anti-Putin, da poco liberato, è finito di nuovo in manette mentre usciva di casa per organizzare una manifestazione contro la corruzione. Nelle strade di Mosca e San Pietroburgo la polizia ha bloccato in totale più di mille dimostranti

Il blogger russo Alexey Navalny è stato arrestato a Mosca, mentre usciva di casa per organizzare una manifestazione contro la corruzione nel centro della capitale russa. L’annuncio del nuovo fermo del dissidente anti-Putin, appena liberato dopo il precedente arresto di marzo, è stata data da sua moglie Yulia sul profilo Twitter del marito. Ecco la foto che ha scattato dalla finestra di casa:

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="ru" dir="ltr">С Днём России! <a href="https://t.co/CkfZXT6EKo">pic.twitter.com/CkfZXT6EKo</a></p>&mdash; Alexey Navalny (@navalny) <a href="https://twitter.com/navalny/status/874211829689585664">12 giugno 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

I tweet di Navalny

La donna ha trasmesso un messaggio di Navalny, che ha chiesto ai dimostranti di svolgere comunque le manifestazioni previste. E la protesta è in effetti proseguita nelle strade di Mosca, dove la polizia, secondo i media, avrebbe fermato 750 persone. Secondo diverse ong ci sono stati numerosi arresti anche a San Pietroburgo in una manifestazione analoga: alcuni riferiscono di quasi 900 fermi.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="ru" dir="ltr">Привет. Это Юля Навальная. Всех с праздником. Алексея задержали в подъезде дома. Он просил передать, что планы не меняются: Тверская.</p>&mdash; Alexey Navalny (@navalny) <a href="https://twitter.com/navalny/status/874210921853448193">12 giugno 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Blackout negli uffici di Navalny

Un blackout elettrico si è verificato negli uffici del fondo anticorruzione di Navalny, da dove gli organizzatori intendevano diffondere online in streaming le immagini della manifestazione. 

Rischia 30 giorni di carcere

Navalny è accusato di "ripetuta violazione delle norme sull'organizzazione delle manifestazioni" e di "resistenza a un ordine di un funzionario di polizia". Secondo l'agenzia Interfax si tratta di reati di carattere amministrativo e ora un tribunale dovrà decidere se convalidare il fermo. Navalny rischierebbe "30 giorni di arresto amministrativo".

La manifestazione a Mosca

Migliaia di persone si sono ritrovate in piazza scandendo gli slogan "La Russia senza Putin", "Putin vai via", "La Russia sarà libera”. I manifestanti pro-Navalny si sono radunati sulla via Tverskaia. Dopo un’iniziale calma apparente la tensione è salita alle stelle. Secondo i manifestanti, la polizia ha lanciato lacrimogeni nella centralissima piazza Pushkin. Le forze dell'ordine invece hanno dato una versione diversa, accusando i dimostranti di aver usato spray urticante. Secondo il canale televisivo Dozhd, che cita l'ong "Ovd Info", il bilancio dei fermi a Mosca sarebbe di 750 persone.

Fermati anche a San Pietroburgo

Tra i fermati spiccano personalità come Ilya Yashin, uno degli oppositori russi più famosi, ex vice segretario di Parnas, e Roman Rubanov, il direttore del fondo anticorruzione organizzatore della manifestazione. I poliziotti in tenuta antisommossa hanno isolato i manifestanti procedendo ad una serie di arresti. A San Pietroburgo,Dozhd,  gli arresti sarebbero circa 900.

La condanna degli Stati Uniti

Gli Usa condannano la repressione dei manifestanti pacifici in Russia e chiedono la loro liberazione: lo ha detto il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer.

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