Russiagate, Sessions martedì in Senato. Trump: Parole Comey da codardi
MondoIl procuratore generale Usa dovrà replicare alle rivelazioni dell’ex capo dell’Fbi, secondo cui ci sarebbe stato un terzo incontro tra il ministro della Giustizia e l'ambasciatore russo Kisliak. Il presidente attacca su Twitter riguardo le "fughe di notizie"
Il procuratore generale Usa, Jeff Sessions, comparirà martedì 13 giugno di fronte alla Commissione sull'intelligence del Senato degli Stati Uniti per essere sentito sul caso Russiagate. L’annuncio è arrivato dallo stesso capo del dipartimento della Giustiza Usa, dopo che diversi media avevano pubblicato l’indiscrezione. "Alla luce delle informazioni che riguardano la recente testimonianza dell'ex capo dell’Fbi, James Comey, è importante che io stesso abbia l'opportunità di essere ascoltato", ha detto Sessions.
Doveva già comparire in Senato martedì
Era già previsto che il titolare della Giustizia Usa intervenisse davanti a una sottocommissione del Senato martedì prossimo e i deputati democratici avevano già fatto sapere che avrebbero posto a Sessions una serie di domande sui suoi contatti con il governo russo e il suo ruolo nell’inchiesta relativa alla presunta ingerenza russa alle elezioni presidenziali del 2016.
Le accuse di Comey
L'attorney general deve rispondere agli sviluppi emersi durante la deposizione dell'ex capo dell'Fbi, James Comey, che a porte chiuse ha rivelato un terzo incontro non dichiarato dello stesso Sessions con l'ambasciatore russo in Usa Serghiei Kisliak.
Gli incontri con l’ambasciatore russo
Sessions era stato costretto ad astenersi dalle indagini sul Russiagate per aver nascosto i primi due incontri, avvenuti durante la campagna elettorale di Trump, nell'udienza della sua conferma al Senato. I democratici sono già sul piede di guerra, con la leader alla Camera Nancy Pelosi che invoca le sue dimissioni e il senatore Richard Blumenthal che evoca lo spergiuro di quella che a suo avviso sta emergendo come una figura chiave delle indagini.
Trump: "Fughe di notizie da codardi"
Intanto il presidente Donald Trump torna ad attaccare Comey su Twitter, dopo averlo già definito una "gola profonda": ''Penso che le fughe di notizie di Comey saranno molto più diffuse di quanto chiunque abbia ritenuto possibile. Totalmente illegale? Molto da codardi''.