Londra: identificati i killer, rilasciati 10 sospetti

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La polizia diffonde i nomi dei terroristi: uno sarebbe italo-marocchino. Trovate bombe molotov nel retro del furgone. Scarcerato a Manchester il fratello di Salman Abedi, autore della strage al concerto di Ariana Grande

La polizia britannica ha rilasciato tutte e 10 le persone fermate nei giorni scorsi nelle indagini sui possibili fiancheggiatori dei tre terroristi autori sabato della strage a Londra, fra London Bridge e Borough Market. Le forze dell’ordine hanno reso noto che ogni accusa nei loro confronti è caduta. Il provvedimento è stato deciso dopo la conferma dell'identificazione dei tre killer, tutti uccisi dagli agenti durante l’attacco. Intanto emerge che la polizia avrebbe trovato delle molotov nel furgone usato nella prima fase della strage. 

Un dei tre attentatori sarebbe italo-marocchino

Dopo che il 5 giugno erano stati resi noti i nomi di due dei tre killer dell’attacco di sabato, il giorno successivo è emerso che il terzo uomo sarebbe un italo-marocchino. Si tratta di Youssef Zaghba che era nato a Fez nel gennaio 1995 da padre marocchino e madre italiana ed era stato fermato all'aeroporto di Bologna nel marzo 2016, mentre cercava di imbarcarsi su un volo per la Turchia e poi raggiungere la Siria, come riferisce il Corriere della Sera. Il giovane, secondo Scotland Yard era sconosciuto alle autorità britanniche esattamente come il secondo attentatorie, Rachid Redouane. Mentre il terzo terrorista e presunto capo della cellula, Khuram Butt, era già "noto" alle forze di sicurezza. Secondo il Telegraph, sarebbe anche apparso in un documentario di Channel 4 sull’integralismo islamico mentre srotolava una bandiera dell’Isis a Regent’s Park. Nel filmato, andato in onda nel 2016, Butt viene ripreso con due predicatori islamici noti alle forze dell'ordine mentre discute con gli agenti di polizia intervenuti sulla scena. Secondo i media britannici, Butt avrebbe avuto stretti legami con personaggi vicini alla cellula che mise a segno la più sanguinosa sequenza di attentati a Londra il 7 luglio del 2005 ed era stato investigato dalla polizia e dai servizi di sicurezza interni dell'MI5, per poi essere lasciato sfuggire.

Trovate bombe molotov nel furgone 

Almeno una dozzina di bombe molotov sarebbero state trovate nel furgone usato dai tre jihadisti per compiere l’attacco, secondo quanto riporta Sky News. La polizia avrebbe rinvenuto nel veicolo "quelle che sembravano essere bottiglie piene di un liquido incolore con stracci" al posto dei tappi: "chiaramente sembravano essere molotov”.

Identificata un'altra vittima: è una 28enne australiana

Intanto è stata identificata un’altra vittima dell’attacco, dopo la canadese Chrissy Archibald. Si tratta di Kirsty Boden, una 28enne australiana originaria di Loxton la cui identità è stata confermata ufficialmente. Secondo '9 News Australia’, la donna lavorava nella sanità britannica e, stando a quanto riferito dalla Bbc, la famiglia l’ha descritta come una ragazza "generosa e gentile". Anche una terza persona, un uomo di nazionalità britannica, James McMullan, sarebbe stato identificato, il 5 giugno, fra i morti, ma sulla conferma della sua identità mancano conferme ufficiali.Le vittime, in totale, sono sette (esclusi i tre terroristi) e i feriti circa una cinquantina, tra cui 36 persone che sono ancora ricoverate in diversi ospedali londinesi e 18 che sono in gravi condizioni e non ancora fuori pericolo. Rimane ancora disperso, inoltre, un cittadino spagnolo di 39 anni. Per questo motivo il ministro degli Esteri spagnolo Alfredo Dastis ha chiamato il collega britannico Boris Johnson per chiedere che le autorità accelerino le procedure di identificazione delle vittime dell'attacco. La stampa ha definito lo spagnolo che manca all'appello come "l'eroe del monopattino": è stato visto confrontarsi con uno dei terroristi che stava pugnalando una donna. Secondo testimoni l’uomo lo ha colpito con il monopattino. La famiglia è senza sue notizie da oltre due giorni. 

Manchester: scagionato fratello Abedi

Novità giudiziarie arrivano anche da Manchester. A due settimane dall'attentato suicida del 22 maggio al concerto di Ariana Grande, gli investigatori hanno deciso la scarcerazione senza accuse a carico di Ismail Abedi, fratello maggiore di Salman Abedi, il 22enne autore della strage all’Arena. Restano invece in stato di detenzione altre 10 persone, nell'ambito delle indagini sul presunto network terroristico di complici dell'attentatore suicida.

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