Tensione Corea del Nord-Usa, Washington: prepariamo nuove sanzioni

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Foto d'archivio (Getty Images)
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A dare l’annuncio è stato il capo della diplomazia americana, Rex Tillerson.  Rapporti tesi sul nucleare anche tra Pyongyang e Pechino, con botta e risposta sui media dopo il primo editoriale polemico nordcoreano contro la Cina 

Tensioni con Washington e con Pechino, per la Corea del Nord. Gli Usa hanno fatto sapere che, dopo il nuovo arresto di un cittadino americano a Pyongyang e il rifiuto del governo di Kim Jong-un di abbandonare il suo programma missilistico nucleare, stanno preparando nuove sanzioni. Lo ha spiegato il capo della diplomazia Usa, Rex Tillerson, che ha anche indicato alcune priorità ai dipendenti del Dipartimento di Stato e ha aggiunto che, in Asia, si stanno riesaminando i rapporti con la Cina.

"Colloqui alle condizioni giuste"

Tillerson ha spiegato che gli Stati Uniti stanno testando la disponibilità della Cina a fare pressioni sulla Corea del Nord  e ha aggiunto che gli Usa sono pronti ad avviare colloqui con Pyongyang "quando ci saranno le condizioni giuste", ma non negozieranno a modo loro. "Stiamo cercando di essere molto, molto  chiari e determinati nel nostro messaggio alla Corea del Nord - ha  concluso Tillerson - La vostra futura sicurezza e prosperità economica può solo essere assicurata se seguirete l'impegno alla  denuclearizzazione".

Attacco alla Cina da media coreani

Ma, anche con la Cina, Pyongyang sta conducendo un’altra battaglia che, questa volta, si consuma attraverso gli organi di stampa. L'agenzia di stampa Korean central news agency ha infatti pubblicato per la prima volta un editoriale apertamente polemico nei confronti di Pechino, accusando la Cina per alcune dichiarazioni recenti. Tra queste, quelle secondo cui i test nucleari condotti a circa cento chilometri dal confine cinese mettessero a repentaglio la sicurezza del nord-est del Paese e dessero la scusa agli Stati Uniti per lo spiegamento di asset strategici nella penisola. La Kcna ha poi minacciato Pechino di "gravi conseguenze”, senza specificarne l’entità. In passato la Corea del Nord aveva criticato la Cina attraverso i media, ma mai apertamente e definendola solo “un Paese limitrofo”.

La replica di Pechino

Dopo l'attacco sulla stampa coreana, la risposta della Cina non si è fatta attendere. Dalle pagine del Global Times, i cinesi prendono posizioni dure rispetto al regime di Kim Jong-Un: “Non importa davvero che Pyongyang manifesti le proprie critiche nei confronti di Pechino. Quello che davvero importa è quale sarà la sua prossima mossa. Per ora non ha condotto il sesto test nucleare. E si è relativamente contenuta anche quando ha lanciato i missili balistici intercontinentali ad aprile", si legge sul Global Times. "La traiettoria delle relazioni tra Cina e Corea del Nord rimane nelle mani della Cina", ha garantito il quotidiano cinese che pensa anche che più editoriali verranno pubblicati dalla Korean central news agency, più “la società cinese sarà in grado di capire cosa pensa Pyongyang, e quanto difficile sia risolvere la questione nucleare".

 

 

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