L'attivista pakistana, dopo essere stata la più giovane vincitrice del premio Nobel per la pace, ora è anche il piu giovane Messaggero di pace dell'Onu
La sua storia ha fatto il giro del mondo: dopo essere scampata a un agguato dei talebani in Pakistan nel 2012, Malala Yousafzai è divenuta un simbolo, e due anni dopo è stata insignita del premio Nobel per la Pace. E ora l'attivista pachistana è anche "Messenger of Peace" delle Nazioni Unite.
La più giovane di sempre
A designare la 19enne attivista pachistana è stato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. La cerimonia si è svolta al quartier generale delle Nazioni Unite a New York. Dopo essere stata la Nobel più giovane di sempre, Malala diviene dunque anche la "messaggera di pace" più giovane al mondo.
L'istruzione al centro della sua battaglia
Grazie al nuovo incarico, Malala continuerà a contribuire a promuovere l'istruzione delle bambine a livello globale. "È una giornata emozionante", ha detto Guterres, che ha elogiato l'attivista pachistana: "Anche di fronte a gravi pericoli, ha dimostrato un impegno costante per i diritti delle donne, delle bambine e di tutti i popoli. Il suo coraggioso impegno per l'istruzione ha già coinvolto tante persone e adesso può fare ancora di più per contribuire a creare un mondo più giusto e pacifico".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Girls' education champion. Nobel Prize winner. Global inspiration. And now youngest UN Messenger of Peace. Congratulations Malala Yousafzai! <a href="https://t.co/WFeej6B0eX">pic.twitter.com/WFeej6B0eX</a></p>— António Guterres (@antonioguterres) <a href="https://twitter.com/antonioguterres/status/851531315186995200">10 aprile 2017</a></blockquote>
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La storia di Malala, vittima dei talebani
"Siete voi le reali responsabili del cambiamento - ha detto Malala rivolgendosi alle sue giovani compatriote - non aspettate nessun altro, non aspettate i leader". La vita di Malala è cambiata dopo il 9 ottobre 2012, quando venne colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman sul quale tornava a casa da scuola. La sua storia è diventata anche un documentario, "He named me Malala", del regista Premio Oscar Davis Guggenheim. Tra le ultime onoreficenze, quella che le sarà consegnata il 12 aprile: come deciso dal primo ministro canadese Justin Trudeau, Malala diventerà cittadina onoraria del Canada, dove si recherà in visita ufficiale proprio mercoledì.