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Brexit, Tusk: “Negoziati saranno difficili e conflittuali”

Mondo
Donald Tusk (Ansa)

Dopo la notifica di Theresa May dell'articolo 50, è stata presentata la bozza delle linee guida dei 27 per i negoziati con Londra. Bruxelles garantisce: non ci sarà un approccio punitivo, ma Gran Bretagna "onori i suoi impegni”. Il portavoce di May: bene atteggiamento costruttivo

Dopo la notifica da parte di Theresa May dell’articolo 50, arriva la risposta europea. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha presentato dalla Valletta la bozza delle linee guida per il negoziato su Brexit e ha annunciato che le trattative saranno a tratti “difficili, complesse e a volte anche conflittuali", perché "non c’è nessun modo per evitarlo”. Ma l'Ue, ha garantito Tusk, "non avrà un approccio punitivo. La Brexit è già abbastanza punitiva da sé".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">EU27 does not, will not pursue punitive approach. Brexit in itself is already punitive enough.&mdash; Donald Tusk (@eucopresident) <a href="https://twitter.com/eucopresident/status/847722049090998272">31 marzo 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Bruxelles: "Gran Bretagna onori i suoi impegni" - Per Bruxelles, il primo obiettivo, in questa fase, “è minimizzare l’incertezza, e gli sconvolgimenti causati ai cittadini da Brexit, il mondo degli affari e gli Stati membri”. Senza dimenticare che la Gran Bretagna deve “onorare tutti i suoi conti e gli impegni presi” quando faceva parte dell’Unione, perché anche Bruxelles terrà fede ai suoi.

 

Niente negoziati separati tra Londra e i singoli Stati membri - Tusk ha ammesso che, quelli su Brexit, “saranno negoziati complicati” in cui la Gran Bretagna “non può scegliere solo le parti migliori per le relazioni future”, come sottolinea il documento in cui sono contenute le linee guida. Il presidente del Consiglio europeo ha poi precisato di non avere dubbi, specialmente dopo il summit di Roma, "che tutti i 27 saranno uniti durante i negoziati. Questo sarà nel nostro interesse ma anche in quello della Gran Bretagna, che dovrà parlare solo con i 27 come blocco”. Non ci saranno quindi “negoziati separati tra i singoli Stati membri e la Gran Bretagna”.

 

Ue disponibile a parlare di accordo di libero scambio - L’intese per i rapporti futuri “saranno discusse nei prossimi due anni”, con un’Unione pronta a parlare con Londra di un accordo di libero scambio prima che le due parti torvino un'intesa sui termini finali di Brexit. Come ipotizzato nei giorni scorsi, il “progresso sufficiente” per poter parlare delle nuove relazioni tra Londra e Bruxelles, per Tusk, si dovrebbe raggiungere “in autunno”.

 

Sicurezza e Irlanda del Nord - “Deve essere chiaro che terrorismo e sicurezza sono un problema comune”, ha ricordato Tusk che si è detto sicuro del fatto che Londra non userà “la cooperazione sulla sicurezza come merce di scambio”, soprattutto dopo l’attacco a Westminster del 22 marzo. Inoltre, per Bruxelles, è fondamentale "il processo di sostegno di pace in Irlanda del Nord". Questo apsetto rimane una delle priorità negoziali.

 

La reazione di Londra e l'incotro tra May e Tusk prima del vertice Ue - Londra non ha fatto attendere una replica. Il portavoce di Theresa May, Ron Macpherson, ha definito “costruttivo” l’approccio di entrambe le parti dopo la pubblicazione delle linee guida. “Attendiamo di iniziare i negoziati" ha poi spiegato Macpherson, ricordando anche come May, nei giorni scorsi, abbia insistito sul fatto di non voler uscire dall’Europa, pur dovendosi separare da Bruxelles. “Il primo ministro”, ha garantito il portavoce di Downing Street, “ha detto, questa settimana, che desidera assicurare una profonda e speciale relazione di partnership fra il Regno Unito e l’Ue”, anche dopo il referendum del 23 giugno. Intanto, il primo incontro tra Tusk e May è stato fissato prima del vertice europeo del 29 aprile che sarà dedicato proprio all’adozione delle linee guida per i negoziati sulla Brexit.

 

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