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Francia, Fillon: "Contro me colpo di stato". Eliseo: "Inaccettabile"

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La denuncia del candidato della destra alle presidenziali arriva dopo le accuse sui lavori fittizi in Parlamento a sua moglie Penelope e a due dei suoi figli. Ma la presidenza di Hollande ribatte: "L'unico potere è quello della giustizia"

Per Francois Fillon, il candidato alle presidenziali per la destra francese, quello che è in atto può essere definito come “un colpo di stato istituzionale da parte del potere”. La denuncia di Fillon arriva dai microfoni della radio Rtl, dopo le accuse sui lavori fittizi in Parlamento a sua moglie Penelope e ai suoi due figli. Il candidato della destra ha poi chiesto ai suoi di “resistere 15 giorni”. 

 

L'accusa al potere - “Questa storia non viene dal nostro interno contrariamente alle voci che corrono”, ha aggiunto Fillon, “viene dal potere, che non può vincere nel dibattito democratico ed ha quindi deciso di scendere su un altro terreno”. Poi la richiesta a chi gli è vicino: aspettare il risultato dell’indagine preliminare per poter poi “trarre tutte le conclusioni” su quello che è già stato rinominato come il “Penelopegate”.

 

La reazione dell'Eliseo e la caduta dei consensi- Dura la replica dell’Eliseo che ha parlato di “accuse inaccettabili” perché “l’unico potere è quello della giustizia”. Si complica così la posizione politica di Fillon. Georges Fenech, deputato dei Republicains, ha chiesto la convocazione di un consiglio straordinario nazionale per prendere una decisione, perché “non possiamo continuare con un candidato oggi in estrema difficoltà”. E l'ex uomo forte della destra, rispetto a quattro settimane fa, secondo quanto rivelato da un sondaggio per Radio Classique/ Les Echos, ha perso tra i cinque e i sei punti nelle intenzioni di voto. É inoltre probabile un'esclusione di Fillon già dal primo turno delle presidenziali della prossima primavera.

 

Il Penelopegate - Il Penelopegate era iniziato dopo che il settimanale satirico "Le Canard Encahinè" aveva rivelato che la moglie di Fillon avrebbe ricoperto per otto anni incarichi fittizi come assistente parlamentare del marito e del suo sostituto. E dalle indagini, è emerso anche che la donna non ha mai posseduto né una casella mail, né un badge che la collegassero a quei lavori. Penelope avrebbe però percepito un totale di 900mila euro nel corso degli anni, come compenso. I coniugi Fillon sono già stati interrogati ed è stata aperta un’inchiesta per appropriazione indebita e abuso di beni sociali. Sempre secondo il giornale francese "Le Canard Enchainè", Fillon avrebbe provveduto anche a far lavorare come assistenti parlamentari due dei suoi cinque figli, tra il 2005 e il 2007.

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