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Telefonata Trump Putin: "Contro l'Isis coordinare le forze"

Mondo

Attesa per la prima telefonata tra il nuovo presidente americano e il capo del Cremlino durante la quale si è parlato anche della crisi ucraina. Colloqui anche con Angela Merkel e Francois Hollande, che ha ribadito la necessità del "principio dell'accoglienza"

 

Quella tra Trump e Putin era la telefonata più attesa tra le cinque che il neo presidente degli Stati Uniti aveva in programma oggi. I due leader hanno parlato di lotta comune contro l'Isis, della crisi ucraina e di un futuro incontro.  In un comunicato ufficiale il Cremlino riferisce che i presidenti russo e americano "si sono detti favorevoli a stabilire un reale coordinamento tra le azioni russe e americane per sconfiggere l'Isis e altre organizzazione terroristiche in Siria". "Sono stati anche affrontati aspetti importanti della crisi ucraina", si aggiunge nel comunicato. Putin e Trump, si aggiunge, hanno anche dato ordine ai loro collaboratori di "lavorare a possibili date per un incontro" e durante la conversazione i presidenti "hanno espresso il loro desiderio di mantenere contatti personali regolari".
 

Trump e Merkel: "Paesi Nato paghino giusta quota" - Curiosità anche intorno al colloquio tra Trump e Angela Merkel, dopo che in passato il tycoon newyorkese aveva pesantemente attaccato la cancelliera. In una nota la Casa Bianca ha informato che i due leader si sono trovati d'accordo sull'importanza della Nato "per la generale partnership transatlantica ed il suo ruolo nell'assicurare la pace e la stabilità della nostra comunità nordatlantica", ma hanno anche riconosciuto che necessiti di "appropriati investimenti in capacità militari per garantire che tutti gli alleati stiano contribuendo con la loro giusta quota alla nostra sicurezza collettiva". Trump ha anche accettato l'invito di Merkel per il G20 previsto ad Amburgo a luglio. 

 

Hollande a Trump: "Rispettare il principio di accoglienza" - Il presidente francese Francois Hollande nella telefonata con Donald Trump ha invece sottolineato la convinzione della Francia che "la battaglia avviata per la difesa delle nostre democrazie  sarà efficace soltanto se inserita nel rispetto dei principi su cui sono fondate, in particolare l'accoglienza dei rifugiati". Lo riferisce l'eliseo aggiungendo che "di fronte a un mondo instabile e incerto, ripiegarsi su se stessi è un atteggiamento senza sbocco". Il presidente francese ha ricordato tra l'altro gli impegni internazionali sulla Russia, sul clima, sul libero scambio. Sul clima, Hollande ha ricordato "l'importanza per il pianeta dell'applicazione degli accordi di Parigi" mentre in campo economico ha messo in guardia Trump "dalle conseguenze economiche e politiche di un approccio protezionista. Sull'Ue, il capo dell'Eliseo ha ribadito la volontà di "rafforzamento in tutti i campi, compreso quello della difesa, nell'interesse del legame di sicurezza transatlantico", insistendo sul "carattere indispensabile della Nato".  Hollande ha affermato che le sanzioni a Mosca "potranno essere revocate soltanto se la situazione" in Ucraina sara' "risolta con l'applicazione integrale degli accordi di Minsk". Hollande - si legge in un comunicato dell'Eliseo - ha ricordato all'omologo americano "la determinazione a proseguire le azioni in Iraq e in Siria", e l'impegno a trovare una soluzione alla crisi siriana "nel quadro politico e sotto l'egida delle Nazioni unite". Nel corso della giornata Trump ha parlato anche con il premier giapponese Shinzo Abe e con quello australiano Malcolm Turnbull

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