Il neo-presidente nelle prossime ore sentirà al telefono anche Vladimir Putin. Intanto, dopo l'annullamento del vertice con Pena Nieto, insiste sulla costruzione del Muro: "Necessario perché la gente vuole protezione". Il vaticano: segnalo preoccupante
Sono ore particolarmente dense di impegni per il neo-presidente degli Usa Donald Trump. Oggi a Washington incontra la premier inglese Theresa May: "Insieme possiamo guidare il mondo", dice la politica britannica. Domani è inoltre previsto un colloquio telefonico tra il presidente Usa e Putin.
Il paragone con la barriera Israele - Cisgiordania - E' saltato invece l'incontro con il presidente messicano Pena Nieto. Dopo il rifiuto di quest'ultimo a pagare i costi dell'opera, tra le ipotesi spunta una tassa sulle importazioni dal Messico.
Trump ha paragonato la barriera che intende costruire con quella costruita da Israele per separare i Territori palestinesi allo scopo di prevenire attacchi terroristici. Il muro "è necessario perché la gente vuole protezione, e il muro protegge. Domandate a Israele. Dall'altro lato hanno un disastro assoluto", ha spiegato nel corso di una conversazione su Fox News. Il presidente ha assicurato che il muro israeliano impedisce il "99,9%" dei passaggi e questo è il suo obiettivo con il Messico.
Intanto, sul tema, è intervenuto anche il cardinale Peter Turkson, presidente del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale: la Santa Sede, ha detto, è preoccupata per "il segnale che si dà al mondo". E si augura che gli altri Paesi, anche in Europa, "non seguano il suo esempio".
Vanity Fair Messico dedica la copertina a Melania Trump