Germania, il muro invisibile che ancora divide il paese

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David Saltuari

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A 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino sono ancora tante le differenze tra Est e Ovest: dalle disuguaglianze sociali al rapporto con la religione . Ma anche un uso diverso della lingua e la misteriosa diffusione del nome Ronny. INFOGRAFICA - SPECIALE

Se in Germania su Google si cerca "i tedeschi dell'Est sono" le conclusioni suggerite dal motore di ricerca concludono la domanda con le parole "stupidi" o "poveri", mentre la parola più associata alle ricerche sui connazionali dell'Ovest è "arrogante". La colpa non è di Google, le cui proposte si basano sulle ricerche più frequenti. Ma il dato dimostra che, a 25 anni dalla caduta del muro di Berlino la Germania continua a rimanere un paese profondamente separato da un confine invisibile, fatto di diseguaglianze sociali, pregiudizi, tradizioni, abitudini e valori diversi. E a volte, come racconta il settimanale Zeit in un lungo speciale, anche un uso diverso della lingua tedesca.

A Ovest cattolici ed evangelici, a Est atei - Quasi quarantacinque anni di regime comunista a est non sono passati senza lasciare una traccia nei valori e nelle tradizioni dei tedeschi orientali. Se infatti a Ovest continua a esistere la storica divisone tra un sud che preferisce definirsi cattolico (in Baviera oltre il 55%) e un Nord dove prevalgono gli evangelici (in Bassa Sassonia sono il 51%), secondo il censimento del 2011 nei cinque Länder orientali oltre il 60% dei cittadini si definisce non credente, con una punta dell'81% in Sassonia Anhalt. Diverso anche il rapporto con l'immagine tradizionale della famiglia: l'83% dei tedeschi dell'est infatti pensa che sia giusto per una madre andare a lavorare, mentre della stessa opinione è solo il 57,7% dei tedeschi dell'ovest. Non è quindi un caso se nei Länder orientali la percentuale di bambini che frequentano l'asilo nido con orario pieno è tra il 44% e il 63%, mentre in quelli occidentali oscilla tra il 7% e il 35%.

Nomi e parole diverse
- Ma le differenze tra est e ovest riguardano anche aspetti più terreni e risultano a volte inspiegabili. Lascia infatti perplessi gli stessi tedeschi l'incredibile diffusione a est di nomi come Sandy o Ronny, dati a molti bambini nati al di là della Cortina tra gli anni '70 e '80 e inesistenti a Ovest. Profonde anche le divisioni linguistiche, rafforzate dalla carenza di scambi tra i due paesi per oltre quaranta anni. Così per indicare la plastica a ovest di dice Plastik, mentre a Est Plaste. Mentre il macellaio a Ovest è un Metzger o uno Schlachter, mentre a Est diventa un Fleischer.

A Est preferiscono il socialismo tre persone su quattro - Ma a dividere i tedeschi sono soprattutto i dati economici che vedono i Länder orientali significativamente più poveri di quelli occidentali. Una diseguaglianza che si riflette anche nella politica. Secondo un sondaggio ben il 72,8% dei cittadini dell'est pensa che il socialismo sia una buona idea (contro il 45,8% di quelli occidentali). Una percentuale che è rimasta quasi invariata dagli anni dell'unificazione (nel 1991 era il 75,9% a est e il 39,1 a ovest). E così Die Linke, il partito nato anche dalle ceneri della vecchia Sed, il partito comunista al potere nella Ddr, nelle elezioni nei Länder orientali riesce a ottenere percentuali inimmaginabili a Ovest. Mettendo i suoi risultati nelle elezioni del 2013 su una cartina tedesca ecco riaffiorare i vecchi confini delle due Germania (immagine qui sotto). E così, a unire oggi i tedeschi sembra essere rimasto solo il sentimento nazionale. Alla domanda se si è orgogliosi di essere tedeschi rispondo Sì il 73,4% degli interpellati a Ovest. Ben accompagnati dai tedeschi orientali, dove il Sì raggiunge ben il 76%.



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