Kiev attacca i filorussi. Putin: "Guerra civile a un passo"

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Blitz del governo ucraino nell'est russofono del paese: morti e feriti. Il presidente della Federazione russa chiama Merkel in vista del vertice previsto il 18 aprile a Ginevra e denuncia la "brutale escalation"

La Russia insiste: l'Ucraina è "sull'orlo della guerra civile". Lo ha ribadito Vladimir Putin in una telefonata avuto nella serata di martedì 15 aprile con Angela Merkel. Putin -
precisa il Cremlino - "ha rimarcato che la brutale escalation del conflitto" imputata al blitz militare di Kiev nell'est russofono "ha portato il Paese sull'orlo della guerra civile".
Le forze armate ucraine hanno infatti lanciato una controffensiva nell'est russofono del paese, nei pressi di Donetsk, per riprende il possesso dell'area al momento sotto il controllo dei filorussi. Il bilancio parla di almeno quattro morti e due feriti, tutti tra le fila dei separatisti. "Voglio ancora una volta sottolineare che l'obiettivo di simili provvedimenti consiste nel proteggere i cittadini dell'Ucraina" ha detto il presidente ad interim dell'Ucraina, Oleksandr Turchynov, spiegando il blitz di Kiev.

Putin chiama Merkel: sull'orlo della guerra civile -  Putin, invece, in vista del vertice dell'incontro a 4 tra Russia, Usa, Ue e Ucraina, previsto il 18 aprile a Ginevra, ha deciso di chiamare la cancelliera tedesca per denunciare  "il ricorso incostituzionale alla forza contro le manifestazioni pacifiche" dei russofoni da parte delle autorità salite al potere a Kiev sull'onda della recente rivolta del Maidan (lo speciale - foto - video).

A Slaviansk, filo-russi si dicono "circondati" - Nell'est dell'Ucraina intanto si combatte. E' infatti partita l'operazione antiterrorismo annunciata dal governo di Kiev per fermare l'escalation separatista. I soldati hanno attaccato un campo aereo militare a Kramatorsk e secondo fonti dei filorussi negli scontri ci sono stati quattro morti e
due feriti. Non è ancora certo se, come denunciato dalle milizie di autodifesa russofone, ai militari ucraini si sono affiancati elementi ultra-nazionalisti con l'obiettivo di portare a termine una sorta di spedizione punitiva. "La nostra città è stata circondata da individui armati -  ha detto il coordinatore delle milizie filo-russe a Slaviansk, qualificatosi soltanto con il nome di Mykhailo - Non escludiamo che presto possa scattare un assalto", ha avvertito, aggiungendo che potrebbero essere già entrati in azione militanti della formazione di estrema destra 'Pravy Sektor', il Settore Destro.
Dal 12 aprile Slaviansk è di fatto nelle mani dei secessionisti, che hanno eretto barricate e posti di blocco agli ingressi, e che occupano il quartier generale della polizia e la sede cittadina dell'Sbu, i servizi di sicurezza di Kiev.

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