X Factor, James Arthur sul palco coi finalisti: 5 brani per conoscerlo

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Il cantante britannico, vincitore dell'edizione inglese del talent nel 2012, si esibirà insieme ai quattro che si contenderanno la vittoria, nei duetti della prima manche della finale di giovedì 14 dicembre. Ecco una selezione delle sue canzoni più belle

Una voce che sa toccare le corde più intime, ma che si è sviluppata a partire dalla ruvidezza di Kurt Cobain. James Arthur fa combaciare due anime che sembrerebbero contrapposte, con una voce ruvida e fragile allo stesso tempo. I finalisti di X Factor, giovedì 14 dicembre (diretta alle 21.15 su Sky Uno), potranno sentire da vicino la versatilità vocale del cantante britannico, vincitore dell’edizione inglese del talent nel 2012. James Arthur sarà infatti uno dei super ospiti – insieme a Ed Sheeran, Tiziano Ferro e i Soul System - della serata finale al Mediolanum Forum, e sarà coinvolto direttamente nella gara. Spetterà a lui duettare con i quattro finalisti nella prima manche della finalissima.

Il trionfo a X Factor: "Impossible"

Prima dell’arrivo a X Factor la vita di James Arthur, classe 1988 da Middlesbrough (Inghilterra), non è stata facile: da bambino assiste alla separazione dei genitori. La madre si risposa e James comincia ad avere problemi con la famiglia con cui litiga spesso. Va addirittura in affido, ma gli capita di dormire all’aperto per i contrasti anche con la famiglia a cui è affidato. È proprio in questo periodo che James riversa le proprie frustrazioni in musica, e impara a suonare la chitarra da autodidatta. Si unisce a diversi gruppi, ma il momento di svolta della sua vita arriva con il provino per X Factor. I suoi genitori, che non si vedevano da 20 anni, si riuniscono per vedere la sua audition. Il resto è storia: la vittoria a X Factor il 9 dicembre 2012, il contratto discografico e due album di grande successo. “Impossible” è la canzone con cui ha vinto il talent. È una delicata ballata soul-R&B che balza subito in testa alle classifiche della Gran Bretagna.

Redenzione: "Recovery"

Grazie alla vittoria a X Factor James Arthur ottiene un contratto discografico con Syco Records, etichetta di Simon Cowell. L’1 novembre esce il suo primo disco, omonimo, che arriva al secondo posto della classifica degli album in Gran Bretagna. La guarigione, la redenzione: James mette molto della sua vita personale nelle sue canzoni, come in “Recovery”, terzo singolo dall’album di debutto.

La ballata: "Say you won’t let go"

Nel 2015 James Arthur cambia etichetta e firma con la Columbia Records, dopo aver annunciato di essere al lavoro sul suo secondo album. Il singolo che apre la strada a “Back from the edge”, seguito dell’album di debutto, è “Say you won’t let go”, ed è il suo più grande successo. Resterà in cima alla classifica dei singoli britannici per tre settimane, e attualmente conta mezzo miliardo di visualizzazioni su YouTube. È un brano più cantautoriale rispetto ai precedenti: James è accompagnato da una chitarra acustica e canta un romantico testo sulla ricerca di un amore eterno.

Questioni di famiglia: "Safe inside"

Le ballate di James Arthur continuano a fare breccia tra milioni di ascoltatori. “Safe inside” è il secondo singolo tratto da “Back from the edge”. È uno dei brani più personali di James, che scrive un testo sul rapporto con sua sorella, più piccola di lui, in cui si descrive quasi come un genitore per l’assenza del padre. È un brano d’impatto, con la batteria che entra nel pezzo con il passare dei secondi a rafforzare la melodia cantata da James.

Il ritorno: "Naked"

“Naked” è il singolo che segna il ritorno di James Arthur sulle scene dopo il periodo di pausa successivo all’uscita del secondo album. Ed è un’altra ballata fragile e vulnerabile, come quelle che l’hanno portato alla celebrità. “Naked” è l’appassionato appello a una persona amata ma riluttante. James ha scritto la canzone insieme al produttore svedese Max Martin, già al lavoro con Katy Perry, The Weeknd, Taylor Swift e Lana Del Rey. Spunta qualche sintetizzatore: che sia il preludio a qualche novità nel sound di James Arthur?

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