Pensioni, incontro Gentiloni-sindacati. Cgil: "Proposta insufficiente"

Economia
Un'immagine dell'incontro (Foto Ansa)

Ancora nessun accordo al tavolo sulle misure previdenziali, al centro delle quali c'è l'aumento dell'età di uscita. Il governo promette di inserire i provvedimenti in un emendamento alla legge di Bilancio, ma resta il no del segretario generale Susanna Camusso

Ancora un nulla di fatto al tavolo delle pensioni tra il governo e i sindacati. La Cgil conferma il suo giudizio di “grande insufficienza” sulla proposta di Palazzo Chigi e annuncia una mobilitazione per il 2 dicembre. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni si era presentato al tavolo della trattativa con un pacchetto di proposte, tra cui la novità dell'ampliamento della platea dell'Ape sociale, che potrebbe riguardare ora 15 categorie di lavori gravosi, e la promessa di inserire le misure sulla previdenza in un emendamento alla legge di Bilancio. Insieme al pacchetto anche l'impegno del governo per tenere aperto il dialogo con i sindacati su giovani e donne, con la possibilità di riutilizzare le risorse non impiegate per la prima tranche dell'Ape sociale. Ma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha confermato il proprio no. I sindacati restano divisi quindi, come già emerso dall'ultimo incontro di sabato 18 novembre. La Cisl valuta "assolutamente positiva" la proposta del governo, mentre secondo Uil è stato "fatto il massimo possibile".

La proposta del governo

Il premier Gentiloni era arrivato all’incontro con un pacchetto di misure proponendo il loro inserimento in un emendamento alla legge di Bilancio e chiedendo ai sindacati di sostenerle in modo unitario. “Più sostegno il pacchetto avrà dalle forze sindacali più sarà forte nel trovare spazio compiuto nella legge di Bilancio", aveva detto Gentiloni all’inizio del vertice. La proposta del governo risparmia i lavori gravosi dall’aumento dei requisiti d'età per la pensione. Nelle 15 categorie di lavori gravosi vengono considerati anche i lavoratori siderurgici "di prima fusione", oltre quelli "di seconda fusione e del vetro addetti ai lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti". Sono quindi 4 le categorie aggiuntive oltre alle 11 già individuate ai fini dell’Ape sociale: operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti ad alte temperature.

Sindacati divisi

Permangono tra i sindacati posizioni diverse in merito al pacchetto proposto dal governo. La Cgil rimane critica e ritiene insufficiente la proposta. La segretaria generale Susanna Camusso annuncia una mobilitazione per il 2 dicembre: “Le distanze che ci sono tra le proposte e gli impegni assunti (nel 2016, ndr) sono evidenti". Per la Cgil quindi la vertenza sulla previdenza "resta aperta". La Cisl ritiene invece che “il percorso prospettato dal governo e la sintesi fatta siano assolutamente positivi. È quindi un giudizio positivo del percorso e del lavoro fatto". Così ha commentato l’incontro la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Posizione meno positiva ma comunque di apertura per il leader della Uil Carmelo Barbagallo: “Se partiamo dalla valutazione che le risorse sono scarse, abbiamo fatto il massimo possibile con le condizioni economiche date. Abbiamo aperto una breccia sulla rigidità della legge Fornero”. Barbagallo auspica però l’apertura di una “terza fase”.

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