
L’ex allenatore della Nazionale di calcio avrebbe compiuto 85 anni il 20 marzo. Guidò gli azzurri nel Mondiale che rimase il suo più grande cruccio per l’eliminazione in semifinale, ma diceva: “In quelle notti conquistammo gli italiani”. Lasciò la panchina nel 1991

30 gennaio 2018 - L’ex allenatore della Nazionale di calcio italiana Azeglio Vicini è morto nella sua casa di Brescia. Nato a San Vittore di Cesena nel 1933, avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 marzo. È stato il commissario tecnico degli azzurri ai Mondiali di Italia '90, eliminati in semifinale ai rigori dall'Argentina -
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"Ho raggiunto un bel traguardo - disse in occasione della festa per i suoi 80 anni - Sono soddisfatto della mia vita, ho avuto momenti felici e altri meno, ho ricoperto incarichi importanti, comunque sia mi sono proprio divertito" -
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Un solo grande rimpianto quello di Vicini, il terzo posto ai Mondiali di Italia ’90: "Avremmo meritato di vincerlo, siamo stati sfortunati. Noi non perdemmo mai sul campo, sei vittorie e un pari, e arrivammo terzi, l'Argentina fu sconfitta due volte e andò in finale con la vincitrice Germania”. Nella foto Vicini con Alberto Sordi nel 2000 -
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“Però - ricordava Vicini - in quelle notti conquistammo gli italiani, il loro affetto fu travolgente. Infatti quell'Italia-Argentina resta una delle partite più viste in tv di tutti i tempi". Nell'immagine (da sinistra) Enzo Bearzot, Azeglio Vicini e l'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2002 -
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A parte un periodo iniziale sulla panchina del Brescia, Vicini ha percorso tutta la sua carriera di allenatore nell'ambito azzurro, dove era entrato nel 1969 come responsabile della Under 23 e poi della Under 21. Nella foto Vicini, Roberto Mancini e Giancarlo Abete -
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Alla guida degli “azzurrini”, con cui debutta il 16 aprile 1969 a Udine vincendo 1-0 sulla Romania, ha sfiorato il titolo Europeo nell'86 (sconfitto ai rigori dalla Spagna) e in 85 partite ha ottenuto 46 vittorie, 19 pareggi e 20 sconfitte. Nella foto l'incontro, nel 1990, tra Vicini e l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga -
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Sulla panchina della Nazionale, lasciata nel 1991 ad Arrigo Sacchi, ha conquistato due terzi posti prestigiosi: nell'Europeo 88 e nel Mondiale 90 -
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Con l’Italia è rimasto per cinque anni e cinque giorni, dall'8 ottobre 1986 (esordio a Bologna: Italia-Grecia 2-0) con il bilancio di 54 partite, 32 vittorie, 15 pareggi e 7 sconfitte (76 gol fatti e 24 subiti). Nella foto la Nazionale dei Mondiali del 1990 -
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La sua avventura come ct finì il 15 ottobre 1991, con l'esonero dall'incarico tre giorni dopo Urss-Italia finita 0-0 e che costò alla nazionale italiana l'eliminazione dalle qualificazioni per l'Europeo 1992 -
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Azeglio Vicini in una foto del 22 marzo 1996 nella sede della Federcalcio a Roma -
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Vicini (a destra) nel 1997 in qualità di presidente dell'AIA (Associazione Italiana Allenatori) con Sergio Campana, presidente dell'AIC (Associazione Italiana Calcio) -
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Nella foto da sinistra (26 marzo 1998): Enzo Bearzot, ex ct, campione del mondo in Spagna nel 1982, Ferruccio Valcareggi, ex ct, Cesare Maldini, ct nazionale, Luciano Nizzola, presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Arrigo Sacchi, ex ct, Azeglio Vicini, ex ct, Marco Tardelli, ct della Under 21 -
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