Anziano ucciso in casa a Taranto, 27enne confessa l'omicidio

Cronaca
Un muratore di 27 anni è stato sottoposto a fermo dai Carabinieri per l'omicidio del pensionato Mario D'Amato (archivio Fotogramma)
Fotogramma_carabinieri

Il giovane, un muratore, si è costituito presso il comando provinciale dei carabinieri riferendo di aver assassinato Mario D'Amato, 83 anni, idraulico in pensione. L'aggressione sarebbe scaturita dopo un diverbio per una piccola somma di denaro

Un muratore di 27 anni si è costituito presso il comando provinciale dei Carabinieri di Taranto e ha confessato l'omicidio di Mario D'Amato, 83 anni, idraulico in pensione, trovato morto nel pomeriggio di domenica 11 marzo all'interno del suo appartamento. Ai militari, che lo hanno sottoposto a fermo, ha riferito di aver ucciso l'anziano in seguito a una lite per una piccola somma di denaro.

Diverbio per denaro

Il muratore 27enne è in carcere in attesa dell'udienza di convalida del fermo. L'uomo si è presentato nella caserma dei Carabinieri di Taranto proprio nella giornata di domenica e ha confessato di aver ucciso D'Amato sabato sera. L'anziano è morto per strangolamento. I Carabinieri e i Vigili del fuoco avevano trovato il corpo nella sua abitazione, dove erano giunti dopo l'allarme dato dall'omicida stesso.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il muratore si sarebbe recato sabato sera verso le 21 a casa dell'anziano. I due si conoscevano e dall'incontro sarebbe nata una discussione, dovuta ad una piccola somma di denaro. Il diverbio sarebbe poi degenerato: il pensionato avrebbe colpito con un bastone il giovane e quest'ultimo lo avrebbe strangolato. È stato l'operaio stesso a raccontare la dinamica dell'accaduto in presenza del proprio avvocato, davanti al sostituto procuratore che coordina le indagini, Giovanna Cannalire.

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