Facebook, è reato usare foto altrui su proprio profilo

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

La Cassazione ha respinto il ricorso di una donna e confermato la condanna a 15 giorni di reclusione, convertita in una sanzione da 3.750 euro, per il reato di sostituzione di persona

Chi utilizza per il proprio profilo Facebook una foto di un’altra persona potrebbe commettere un reato. La Cassazione ha confermato infatti per una trentenne di Pordenone la pena patteggiata di 15 giorni di reclusione, convertita in una multa da 3.750 euro, per il reato di sostituzione di persona (articolo 494 del codice penale). La difesa aveva impugnato il patteggiamento in Cassazione, sostenendone la nullità, per poter formulare una richiesta di sospensione del processo per messa alla prova. La Suprema Corte ha dichiarato legittima la sentenza di condanna emessa a carico della donna e ha rigettato il ricorso, concludendo così l'iter processuale.

Ricorso rigettato

L'imputata aveva presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza del gip di Pordenone che non le aveva consentito la sospensione del procedimento con la messa alla prova. Il ricorso è stato rigettato dalla quinta sezione penale, che ha considerato inappellata la decisione del gip. La donna nell'istanza di revoca del consenso al patteggiamento non aveva fatto esplicita richiesta di sospensione ma aveva solo chiesto più tempo per valutarne la convenienza. In assenza di una decisione sulla strategia difensiva, il gip non aveva ritenuto di revocare la pena concordata. Ora oltre alla multa, rateizzata in 30 mesi, la donna dovrà anche pagare le spese processuali.

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