Crac Popolare Vicenza: sequestri per quasi due milioni di euro

Cronaca
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I provvedimenti eseguiti dalla Finanza nei confronti di cinque imputati coinvolti nel fallimento dell’istituto di credito. L'accusa ha chiesto il processo per 7 ex dirigenti, compreso l'allora presidente Gianni Zonin

Sequestri in atto da parte della Guardia di Finanza nei confronti di cinque imputati coinvolti nell’inchiesta sul crac della Banca Popolare di Vicenza, attualmente giunta alla fase di udienza preliminare. Si tratta di provvedimenti conservativi per una cifra totale di un milione e 750mila euro.

Le somme finite sotto sequestro

L’atto riguarda cinque dei sette imputati sui quali pende la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura. Tra loro, spicca anche l’ex presidente dell’istituto di credito Gianni Zonin. Secondo quanto l'Ansa avrebbe appreso da fonti giudiziarie, si tratta di importi pari a 350mila euro per ciascun imputato, l’equivalente delle spese di giudizio sostenute fino ad ora. Sotto sequestro disponibilità finanziarie e vari beni.

Il timore di “dispersione” delle disponibilità finanziarie

Il provvedimento è stato chiesto dai magistrati perché, dagli accertamenti svolti dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vicenza, era emerso che gli imputati stavano trasferendo e movimentando parte delle loro disponibilità patrimoniali. Per questo, la procura di Vicenza ha ravvisato "la fondata ragione" che potessero andare disperse le garanzie per il pagamento di una eventuale pena pecuniaria, e di tutte le spese dovute allo Stato in relazione all’inchiesta.

I soldi per i risparmiatori danneggiati dalla banca

Secondo quanto precisato dai magistrati inquirenti, le cifre finite sotto sequestro rappresentano soltanto una parte di quello che potrebbero sborsare gli imputati. La somma sino ad ora impiegata per le spese di giudizio, infatti, sarebbe di gran lunga inferiore rispetto ai danni provocati ai risparmiatori della banca vicentina.

Sequestri in tutta Italia

I provvedimenti in esecuzione da parte dei militari delle Fiamme Gialle riguardano anche beni mobili e immobili disseminati in varie località italiane: Milano, Treviso, Padova, Venezia, Roma e Siena.

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