Milano: incidente in fabbrica, si indaga per omicidio colposo plurimo

Cronaca

Le indagini della procura si concentrano sul perchè i dispositivi di allarme, che hanno dei sensori per segnalare la fuoriuscita di monossido di carbonio e azoto, non abbiano funzionato

Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, a capo del pool "ambiente, salute e lavoro", e il pm Gaetano Ruta stanno indagando sull'incidente avvenuto ieri pomeriggio nella fabbrica "Lamina" a Milano; nel quale sono morti tre operai e un quarto, intossicato, è ricoverato in condizioni gravissime.

Il fascicolo di indagine ipotizza il reato di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose: bisogna capire perchè i dispositivi di sicurezza, che segnalano la fuoriuscita di monossido di carbonio e azoto, non abbiano funzionato.

Il responsabile legale dell'azienda iscritto nel registro degli indagati

I pm hanno effettuato già ieri un sopralluogo e sentito alcuni responsabili dell'azienda e poi disposto il sequestro della ditta per tutti gli accertamenti del caso. Accertamenti che comportano anche l'iscrizione "tecnica" nel registro degli indagati del responsabile legale dell'azienda e probabilmente di altre figure, come gli addetti alla sicurezza.

Fiori davanti ai cancelli della "Lamina"

Tulipani, rose e gigli davanti ai cancelli della "Lamina" di Milano per ricordare i colleghi che sono morti ieri pomeriggio intossicati dalle esalazioni tossiche mentre pulivano un forno interrato a due metri di profondità nell'azienda di materiali ferrosi. I colleghi commossi davanti ai cancelli attendono notizie e ricordano: "Erano brave persone. Si sono sacrificate per noi". Per i dipendenti della fabbrica la "Lamina" è un'azienda modello molto attenta alla sicurezza dei suoi lavoratori.

Le vittime

Nell'incidente hanno perso la vita Marco Santamaria di 43 anni, Giuseppe Setzu, di 49, Arrigo Barbieri di 58. L'unico sopravvissuto è Giancarlo Barbieri, di 62 anni, fratello di Arrigo, che resta ricoverato in condizioni disperate. Migliorano invece quelle di Alfonso Giocondo di 48 anni e Costantino Giampiero di 45, i due colleghi che hanno dato l'allarme, intossicati in misura meno grave nel tentativo di salvare gli altri dipendenti.

Il cordoglio di Gentiloni

Sull'incidente ha espresso il suo cordoglio anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che su Twitter ha rivolto un pensiero alle famiglie delle vittime.

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