'Ndrangheta, blitz dei Ros: 169 arresti. Ci sono anche 3 sindaci

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)

Al centro dell'inchiesta le attività criminali della cosca Farao-Marincola che si estenderebbero dall'Italia alla Germania. Sequestri per 50 mln di euro. Coinvolti anche tre primi cittadini di due paesi della provincia di Crotone: uno è anche presidente della provincia

Maxi operazione dei carabinieri del Ros, e di quelli del Comando provinciale di Crotone, contro la 'ndrangheta. Sono 169 gli arresti in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina, in diverse regioni italiane ma anche in Germania. Fra gli arrestati ci sono anche tre sindaci di paesi della provincia di Crotone. Uno di loro, Nicodemo Parrilla, è anche il presidente della
provincia. Oltre a Parrilla, infatti, sono coinvolti il sindaco di Strongoli Michele Laurenzano e quello di Mandatoriccio Angelo Donnici.

Al centro dell'inchiesta, come riferiscono le forze dell’ordine, ci sono le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria. Il gruppo criminale era ramificato in diverse regioni e la sua operatività, come accertato dai Carabinieri in collaborazione con la polizia tedesca, si estendeva anche ai lander dell'Assia e del Baden-Wurttemberg.  

Cosca strutturata come 'holding criminale'

L’operazione - che ha preso il nome di “Stige” - arriva al termine di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro. La cosca Farao-Marincola ha ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania. Le indagini hanno documentato l'infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali, sia in Italia che all'estero. Le aree coinvolte vanno dal commercio di prodotti vinicoli e alimentari alla raccolta dei rifiuti, dai servizi funebri agli appalti pubblici. Scoperta, inoltre, una "fitta rete di connivenze" da parte di amministratori pubblici.

Sequestrati beni per oltre 50 milioni di euro

La cosca si era strutturata come una vera a propria 'holding criminale' capace di gestire affari per milioni di euro. Proprio nel corso dell'operazione sono stati anche sequestrati beni ritenuti riconducibili al gruppo criminale, per oltre 50 milioni di euro complessivi. Si tratta di patrimoni, viene sottolineato dagli investigatori, accumulati illecitamente nel corso degli anni. 

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