E/O, editore di Elena Ferrante, rompe con Amazon: sconti eccessivi

Cronaca
Amazon ha sospeso l'acquisto dei libri editi da E/O per il loro "no" agli sconti imposti (Getty)
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La casa editrice fondata da Sandro Ferri e Sandra Ozzola ha rifiutato quanto richiesto dal colosso di Seattle: "Volevano uno sconto a loro favore troppo gravoso per noi". La società di Jeff Bezos ha deciso di non comprare e poi rivendere online nessun loro prodotto

E/O, la casa editrice dei libri di Elena Ferrante, dice no alle richieste di Amazon. E in tutta risposta, il colosso di Seattle ha deciso di sospendere l'acquisto di tutti i volumi di E/O e di restituire quelli che ha in magazzino. Lo confermano Sandro Ferri e Sandra Ozzola, fondatori di E/O, con un comunicato.

Uno sconto "troppo gravoso"

A generare la rottura è stata la scelta della casa editrice di opporsi a continuare a praticare sconti considerati eccessivi. "Ci è stato richiesto uno sconto (quello che gli editori pagano ai distributori e alle librerie come loro 'quota' del ricavo finale) a loro favore troppo gravoso per noi e neppure giustificato dal volume dei loro affari con la casa editrice", dicono Ferri e Ozzola. "Il nostro punto di vista - proseguono i due fondatori - è che siamo in presenza di un'azienda che tende pericolosamente e con parziale successo ad avere una posizione dominante nel mercato del libro, sicuramente per quanto riguarda il settore dell'e-commerce. Quindi non un'azienda qualsiasi, ma quella che potrebbe in futuro essere l'unica (o quasi) venditrice di libri".

"Così rischiamo di sparire"

La casa editrice nel comunicato spiega anche le dinamiche dei rapporti con i colossi dell’e-commerce: "È evidente che il pericolo per la libertà di espressione è reale, costante e quotidiano. Inoltre, le case editrici hanno bisogno di margini economici sufficienti per investire nella ricerca di nuovi autori e di nuove proposte - continuano gli editori - Se questi margini vengono troppo erosi, le case editrici rischiano di sparire (assieme alle librerie, agli autori e a tutto il mondo del libro). Per questo abbiamo detto no".

"I lettori ci aiutino"

Nella nota diffusa, i fondatori della casa editrice rivolgono anche un appello ai lettori: "Chiediamo il vostro sostegno di lettori, di cittadini che non possono ridursi a essere solamente consumatori ma sono consapevoli di essere anche parte di un territorio (che non può essere desertificato), lavoratori e soggetti degni e liberi di una comunità plurale". E poi ricordano: "Da anni ormai Amazon è diventato il più grande negozio on-line di libri (e non solo) nel mondo. Ovunque tende al monopolio e in alcuni Paesi già controlla la maggior parte del mercato. Ha creato occupazione, ma ha costretto alla chiusura tantissime librerie (con conseguente perdita di posti di lavoro)".

"Da Amazon richieste inaccettabili a editori"

Non manca, infine, un ulteriore attacco nei confronti della società americana fondata da Jeff Bezos. In particolare, E/O si sofferma sulla politica fiscale del colosso di Seattle: "Molti consumatori accettano Amazon per i suoi prezzi (in genere più scontati quando le leggi nazionali lo consentono) e per l'efficienza. Abbiamo visto con quali conseguenze per le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti e per l'impoverimento del territorio, Amazon riesce a ottenere questa efficienza". "I suoi prezzi", spiegano ancora,"spesso vantaggiosi sono il risultato di una politica che a volte è arrivata ai limiti del dumping (vendere a prezzo minore o pari a quello d'acquisto dai fornitori), di una frequente elusione delle tasse (nell'ottobre 2017 Amazon è stata condannata dalla Commissione Europea a pagare alla Ue 250 milioni di tasse non versate, tre quarti dei suoi profitti "non sono stati tassati", ha denunciato la Commissione), di condizioni economiche inaccettabili richieste agli editori. Noi siamo appena stati oggetto di tali richieste".

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