I migranti che sfidano la neve per passare il confine Italia-Francia

Cronaca

Male equipaggiati e attrezzati per la montagna tentano di attraversare il confine durante la notte quando le temperature scendono anche fino a -15 gradi, rischiando assideramento e ipotermia

L’emergenza migranti si starebbe facendo più pressante con l’arrivo dell’inverno. Sarebbero, infatti, decine ogni giorno quelli che tentano di attraversare il confine alpino tra l’Italia e la Francia allo scopo di raggiungere i Paesi del Nord Europa. Come ha spiegato il responsabile della Croce Rossa a Susa in provincia di Torino, Michele Belmondo, queste persone non sono equipaggiate per affrontare un percorso insidioso anche per escursionisti esperti e attrezzati. Durante la notte le temperature scenderebbero fino a -15 gradi aumentando il rischio di assideramento e ipotermia per i migranti che tentano di valicare.

Un passaggio verso il Nord Europa

Secondo quanto ha riportato Belmondo, l’ultimo avamposto italiano della Croce Rossa ha da poco soccorso nei pressi di Bardonecchia due migranti che presentavano già uno stato di ipotermia avanzato agli arti. Non sarebbe il primo caso. La "rotta alpina" rappresenta l’ultimo miglio per chi ha affrontato un lungo viaggio attraversando il deserto e il Mediterraneo e vede in questo passaggio l’ultimo ostacolo verso la destinazione finale di Francia e Paesi del Nord Europa. A pochi chilometri in linea d’aria da Bardonecchia, appena dopo il confine, si trova Nevache, un piccolo centro di circa 500 persone, mentre la prima città francese un po’ più popolata è Briançon. Qui i migranti cercherebbero rifugio una volta superato il confine. La gendarmeria francese pattuglia quotidianamente l’intera area, riportando in Italia i migranti trovati oltre confine. Il problema, ha sottolineato il responsabile della Croce Rossa, è che molto spesso queste persone ritentano l’attraversamento mettendo a rischio la propria incolumità.

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