Omicidio Quartieri Spagnoli, fermato killer ripreso in video

Cronaca
Il sospettato è stato fermato dai carabinieri mentre era a bordo di un'auto con due donne (archivio Ansa)

I carabinieri hanno arrestato un 23enne con l'accusa di omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Secondo gli inquirenti il giovane stava per iniziare una lunga latitanza fuori dalla Campania

I carabinieri della Compagnia Napoli Centro hanno arrestato un 23enne ritenuto responsabile dell'omicidio di Gennaro Verrano avvenuto lo scorso 17 novembre in piazzetta Trinità degli Spagnoli, nei Quartieri Spagnoli di Napoli. I militari sarebbero riusciti a risalire al giovane attraverso i video delle telecamere di sorveglianza che hanno registrato l'agguato.

Il delitto ripreso in un video

Secondo i militari, alla base dell'omicidio di Verranno, 38 anni, ci sarebbero state una serie di contrasti e antichi rancori fra due nuclei familiari, tra l'altro legati da vincoli di parentela. Vecchie ruggini che, secondo gli inquirenti, avrebbero portato il 23enne a uccidere la vittima con cinque colpi, mentre si trovava nella piazzetta napoletana insieme a un gruppo di conoscenti e in mezzo a turisti e passanti. Gli inquirenti sono riusciti a scoprire il movente e a ricostruire la dinamica dell'agguato a partire da alcune immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza. In un video, infatti, viene ripresa tutta la sequenza, dall'attesa della vittima al suo arrivo a bordo di uno scooter insieme alla moglie incinta e al cane, fino agli spari in rapida successione. Il 38enne, soccorso, è morto appena giunto in ospedale.

L'arresto del giovane

I carabinieri sono riusciti a rintracciare e arrestare il 23enne nella serata del 29 novembre, dopo che il giovane aveva iniziato un periodo di latitanza che lo avrebbe portato più volte a cambiare covo. Il fermo è stato emesso dalla Procura di Napoli, titolare delle indagini sull'omicidio, che ha ipotizzato per il giovane il triplice reato di omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Il 23enne pronto per la latitanza

Dopo l'omicidio del 17 novembre scorso, l'indagato si era reso irreperibile. Non si trovava più a casa né da parenti, non frequentava i soliti posti, non incontrava gli amici, si era disfatto del telefonino e aveva chiuso il proprio profilo Facebook. Secondo i carabinieri, l'indiziato avrebbe iniziato a spostarsi continuamente, e solo di notte, da un nascondiglio all'altro. Fino alla sera del 29 novembre quando i militari lo hanno individuato e bloccato a Capodimonte durante uno spostamento a bordo di un'utilitaria insieme a due donne che erano andate a prenderlo nel territorio del comune napoletano di Giugliano. A casa di una delle due sono state trovate due valigie grandi piene di abiti e una grossa somma di denaro, oltre 4mila euro in contanti. Secondo gli inquirenti, l'uomo si accingeva a continuare la latitanza fuori regione.

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