Scarcerato il 18enne italiano arrestato per gli scontri al G20

Cronaca
I danni degli scontri al G20 di Amburgo (Foto d'archivio Ansa)
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Fabio Vettorel, fermato a luglio per le manifestazioni durante il summit ad Amburgo, ha lasciato il carcere. Avrà l'obbligo di firma per tre volte a settimana nella città tedesca

È stato rimesso in libertà Fabio Vettorel, il ragazzo italiano arrestato lo scorso luglio durante gli scontri del G20 ad Amburgo. Il Tribunale di ultima istanza della città tedesca, l'equivalente della nostra Cassazione, si era pronunciato a favore della scarcerazione venerdì scorso, ma aveva posto due condizioni procedurali, e cioè il pagamento di una cauzione da 10mila euro a nome del diciottenne e la nomina di un procuratore sul luogo. Il ragazzo avrà l'obbligo di firma tre volte a settimana ad Amburgo.

Obbligo di firma ad Amburgo

Il Tribunale di Amburgo aveva respinto il ricorso in appello della procura dopo che il lungo botta e risposta tra autorità giudiziarie aveva impedito, per ben tre volte, la libertà vigilata del ragazzo. Vettorel non potrà però lasciare la città tedesca. Avrà infatti l'obbligo della firma, almeno tre volte a settimana, e dovrà risiedere nell'appartamento che la madre ha affittato ad Amburgo per la durata del processo. Jamila Baroni, la madre del ragazzo, aveva detto di aver sentito il ragazzo all'annuncio della decisione di scarcerarlo: "Gli ho detto della decisione ed è stato contento", anche perchè "è la terza volta che gli annunciano di poter uscire. Ma per fortuna stavolta la decisione non è più appellabile".

Le accuse

Vettorel era stato arrestato con l'accusa di disturbo della quiete pubblica aggravata dall'intento di causare danni attraverso oggetti pericolosi. Secondo la procura il diciottenne avrebbe fatto parte di un gruppo di 150-200 persone vestite di nero che avrebbero attaccato un gruppo di agenti di polizia armate di sassi e petardi. La famiglia finora ha respinto radicalmente le accuse: "nessun testimone ha riconosciuto Fabio", aveva spiegato la madre. Quest'estate su alcuni giornali tedeschi si era parlato di un video che avrebbe ripreso le immagini degli scontri durante il G20. Dalle immagini era però difficile scorgere qualche segno di riconoscimento plausibile, aveva sostenuto allora l'avvocato della difesa di Vettorel.

Gli scontri al G20 di Amburgo

Vettorel è uno dei 16 italiani fermati lo scorso luglio ad Amburgo per gli scontri durante il G20 nella città tedesca. Nella notte tra il 7 e l'8 luglio era nata una vera e propria guerriglia urbana con vetrine di negozi rotte, macchine incendiate e lanci di oggetti, fra cui anche bottiglie di vetro e sassi. Erano rimasti feriti oltre 200 poliziotti. In totale erano stati fermati oltre 140 manifestanti.

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