Usura, giro da 24 miliardi l'anno: vittime 200mila imprenditori

Cronaca
L'associazione ha stilato anche dei profili di vittime e strozzini: per lo più maschi, frequentano gli stessi ambienti (Getty Images)
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I dati contenuti nel rapporto 2017 di Confesercenti-Sos Impresa: "La crisi ha aiutato il mercato illegale dello strozzinaggio a crescere"

Tra 2011 e 2016, complice anche la crisi economica, il mercato illegale dell'usura in Italia è cresciuto da 20 a 24 miliardi l'anno. I dati della piaga che colpisce circa 200mila tra professionisti, commercianti e imprese sono stati diffusi da Confesercenti a Roma.

I dati del rapporto con Sos Impresa

"La lunga crisi non ha trasformato solo l'economia legale, ma pure quella illegale". Questa la convinzione dell'associazione che rappresenta le imprese e i cittadini, che mercoledì 22 novembre ha presentato il rapporto 2017, intitolato "L'usura dopo la crisi: dai vecchi carnefici ai nuovi mercati" e stilato in collaborazione con Sos Impresa-Rete per la Legalità. Un rapporto dal quale emerge come l'usura in cinque anni sia cresciuta al ritmo di quasi 2,2 milioni al giorno, con il debito medio contratto dalle vittime passato da 90 a 125mila euro.

"Mercato miliardario e strategico"

Un fatturato da 24 miliardi di euro, insomma, "che – come sottolinea la stessa Confesercenti – da fenomeno legato alle marginalità sociali è diventato un mercato miliardario e strategico per la criminalità organizzata". La mafia, intesa come boss e clan locali, raccoglie circa il 40% del totale degli usurai (era il 20% nel 2008) servendosi del racket e del denaro a strozzo "per conquistare il territorio e impossessarsi dei beni e delle attività delle vittime, sempre più spesso imprenditori, infiltrandosi così nell'economia sana". Imprenditori che spesso non denunciano: le denunce registrate, infatti, sono in costante diminuzione. "Dal 1996, anno di emanazione della legge 108 - affermano Confesercenti ed SOS Impresa - assistiamo a un calo sistematico del loro numero: nel 2016 sono 408, nel 1996 erano 1.436". Mentre cresce il capitale richiesto dalle vittime.

Vittime e usurai: i profili

A stilare il profilo di vittime e usurai ci pensa Sos Impresa. Le vittime dell'usura, nella stragrande maggioranza imprenditori, hanno un'età compresa tra i 55 e i 58 anni e sono in prevalenza maschi, anche se il dato che riguarda le donne (circa il 30%) resta assolutamente rilevante. Frequentano gli stessi ambienti sociali ed economici degli usurai, anche loro per lo più uomini (l'87 per cento) del sud (66%), che hanno tra 41 e 53 anni. Ufficialmente si definiscono imprenditori ma molti di loro sono in realtà pensionati (il 30%) o disoccupati nullatenenti (il 5%). Tra i carnefici ci sono anche tanti amministratori o soci di società finanziarie (circa il 20 per cento) e liberi professionisti, avvocati e commercialisti – l'8% del totale – in testa.  

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