I carabinieri hanno fatto sapere di essere impegnati nell'individuare i responsabili dei roghi. Intanto, la situazione migliora sia nel Torinese che in Lombardia, anche se rimane alta l'allerta
"Abbiamo rinvenuto inneschi che non si sono attivati. Siamo impegnati a individuare i responsabili dei roghi". Queste le parole del generale Antonio Ricciardi, comandante del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri, che ha effettuato un sopralluogo nelle zone della Val Susa colpite dagli incendi degli ultimi giorni. "Al momento non abbiamo riscontri investigativi – ha aggiunto - ma per come si sono sviluppati gli incendi tutto lascia presupporre ad una origine dolosa".
La situazione migliora ma resta allerta
Intanto, sta lentamente migliorando la situazione degli incendi in Piemonte, dove tuttavia resta lo stato di allerta anche a causa della prolungata siccità che potrebbe causare altri focolai. In miglioramento anche la situazione in Lombardia, dove il vento è calato. Vigili del fuoco e i volontari sono ancora in azione nel torinese, in particolare nelle aree più colpite, Valsusa, Canavese e Pinerolese, dove si registrano ancora alcuni focolai a Mompantero, Cumiana, Locana e Cantalupa.
Disponibili 42 milioni per il ripristino ambientale
Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha annunciato in Consiglio regionale la disponibilità di circa 42 milioni di euro da usare per interventi legati al ripristino ambientale necessario. "Oltre ai 40 milioni già messi sul contrasto al dissesto idrogeologico, sul Fondo di coesione sociale abbiamo ancora 82 milioni - ha spiegato -. Di questi 42 potrebbero essere finalizzati a un piano di riforestazione e di pulizia dei torrenti".
Priorità è stata incolumità persone e case
"L'emergenza non è finita ma la situazione è sotto controllo". L'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, questa mattina in Consiglio regionale ha fatto il punto sull'emergenza incendi delle ultime settimane. "La stima dei danni sarà fatta in seconda battuta – ha aggiunto -, quando l'emergenza sarà superata". "Il nostro primo obiettivo è stato l'incolumità delle persone. La seconda priorità è stata quella di tutelare le abitazioni”, ha concluso Valmaggia.