Cuccioli di lupo avvistati vicino Roma: prima volta in 100 anni. Video

Cronaca

Una famiglia intera vivrebbe nell'oasi faunistica Lipu Castel di Guido. Esemplari adulti erano già stati notati nel 2013 ma ora sono nati anche i piccoli. In Italia ne restano circa 2mila esemplari, dopo il rischio estinzione degli anni '70

Alcuni cuccioli di lupo di una specie nativa in Italia sono stati avvistati a fine settembre in un'oasi faunistica a ovest di Roma. Si tratta della prima volta in oltre 100 anni.

Una famiglia intera di lupi nella zona

Uno dei cuccioli è stato ripreso da una telecamera nascosta all’interno dell’Oasi Lipu Castel di Guido, un’oasi faunistica di oltre 180 ettari alla periferia occidentale della capitale. Una portavoce del centro ha detto al quotidiano The Local che nella zona è presente una famiglia intera: madre, padre e due cuccioli. “Avevamo già avvistato gli esemplari adulti nel 2013, ma questa è la prima volta che vediamo i cuccioli”, la portavoce si è detta molto sorpresa della scoperta. 

La prima volta in 100 anni

“È la prima volta che vediamo dei cuccioli vicino Roma in 100 anni”, ha detto Alessia De Lorenzis, professoressa di scienze naturali che si occupa del monitoraggio del branco, al quotidiano The Telegraph. “Sono animali elusivi, che stanno nascosti”, ha aggiunto, assicurando che il branco non dovrebbe costituire un pericolo per gli abitanti. L’organizzazione ha inoltre dato alcuni consigli ai contadini della zona, su come proteggere il loro bestiame, ma ha sottolineato che la dieta dei lupi è fatta per il 95% di cinghiali selvaggi.

Negli anni '70 erano sull'orlo dell'estinzione

“Pensiamo che siano arrivati dall’area vicino al Lago di Bracciano, a nord di Roma, dove i lupi sono sempre esistiti, persino quando la specie è stata vicino all’estinzione”, ha detto De Lorenzis. L’uccisione dei lupi è stata incoraggiata nella penisola fino agli anni '70, quando, il rischio di estinzione – erano rimasti solamente un centinaio di esemplari – ha fatto sì che venissero dichiarati specie protetta nel 1971. Ora si stima ce ne siano circa 1.500/2.000 esemplari in tutta Italia, con una forte presenza negli Appennini e nella zona alpina. 

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