Un vasto incendio è divampato nella zona industriale del comune in provincia di Pavia. Una colonna di fumo nero, visibile da chilometri di distanza, si è sprigionata dallo stabile. Il sindaco consiglia alla popolazione di restare in casa e chiudere le finestre
Un vasto incendio è divampato all’alba del 6 settembre nella zona industriale di Mortara (Pavia), a due chilometri dal centro cittadino, all'interno di una ditta che si occupa di recupero di rifiuti speciali. Il prefetto di Pavia ha dichiarato che "c'è il rischio che si sviluppi diossina".
Prefetto Pavia: rischio diossina
Il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, è arrivato sul posto e ha dichiarato: "Le notizie che sto raccogliendo non sono troppo confortanti. Lì sta bruciando di tutto, comprese gomma e plastica, e c'è il rischio che si sviluppi diossina". "Al momento - ha aggiunto il prefetto - l'incendio è sotto controllo, ma per domarlo ci vorranno molte ore. Stiamo valutando se far intervenire un elicottero”. Al momento la colonna nera, spinta dal vento, si sta dirigendo verso nord-est, in direzione di Novara e Vigevano.
Fumo nero
Per tutto il giorno una colonna di fumo denso e nero è stata visibile fino in Piemonte. Sul posto sono intervenute diverse squadre di Vigili del fuoco giunte dai comuni limitrofi e distaccamenti volontari arrivati anche da Milano. Le operazioni di spegnimento sono durate molte ore e inizialmente sono andate a rilento perché i pompieri hanno avuto problemi di approvvigionamento idrico.
Sindaco: chiudere le finestre
L'Agenzia di tutela della salute, attraverso il sindaco, ha consigliato alla popolazione di tenere le finestre chiuse a scopo precauzionale, soprattutto per i residenti nella zona più vicina. I primi cittadini dei comuni interessati, tra cui anche Vigevano, stanno emettendo ordinanze in cui invitano i cittadini, a scopo precauzionale, a restare per quanto possibile in casa, a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere e consumare i prodotti dell'orto, almeno per il momento e in attesa di conoscere i risultati delle analisi eseguite dall'Arpa.
Oggi era previsto un controllo dell'Arpa
La visita ispettiva semestrale dell’Arpa, programmata da tempo, era prevista proprio per oggi nello stabilimento andato a fuoco. L’azienda si occupa di ritiro e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e, in piccola misura, anche pericolosi. Montagne di scarti di ogni tipo, alte almeno dieci metri e contenenti anche gomma e plastica, sono in fiamme.
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