Abruzzo, parco della Majella in fiamme da oltre dieci giorni

Cronaca
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Oltre tremila ettari di bosco del parco nazionale distrutti da incendi. La procura di Sulmona indaga sull'origine dolosa dei roghi. Stefania Pezzopane: "C'è un disegno criminale, qualcuno sta speculando"

Da oltre dieci giorni bruciano le montagne del Morrone, il sistema montuoso del parco nazionale della Majella in Abruzzo. Oltre tremila gli ettari di bosco distrutti, ottanta i comuni coinvolti e decine i vigili del fuoco impegnati a cercare di spegnere fiamme che hanno superato anche i venti metri di altezza. La propagazione delle fiamme è stata favorita dalla recente siccità, ma sembra sempre più certo che ad appiccare gli incendi siano stati piromani mossi da interessi criminali. Ne è convinto il pm di Sulmona Bellelli che ha deciso di riunire in un solo fascicolo le sette inchieste aperte in questi giorni. 

Canadair dal Marocco e dalla Francia

Sono circa cinquanta i vigili del fuoco impegnati contro le fiamme, con 20 mezzi di spegnimento coadiuvati dall'aria da Canadair, che dal 20 agosto hanno effettuato 412 lanci di acqua, e dagli elicotteri Drago VF, che ne hanno fatti 386. Da ieri inoltre sono impegnati anche due Canadair arrivati dal Marocco, che si sono sommati ai due Canadair francesi attivati da Bruxelles il 28 agosto su richiesta del governo italiano. Al momento le fiamme stanno interessando la zona di Sulmona-Marane-Badia, sul Morrone, in provincia di L'Aquila, con un'area percorsa dal fuoco di oltre 450 ettari a 600-1800 metri sul livello del mare e nella zona di Pacentro (L'Aquila) dove 500 ettari tra 700-1600 metri. L'incendio sta proseguendo la sua marcia verso nord ed è arrivato a minacciare le montagne del Comune di Roccacasale in provincia dell'Aquila. Il sindaco del comune, Enrico Pace, ha avuto un leggero malore, mentre stava presidiando ai lavori per la realizzazione di una strada tagliafuoco. Il primo cittadino è stato accompagnato al Pronto soccorso di Sulmona dove è stato sottoposto ad una serie di accertamenti. 

Pezzopane: "Disegno criminale"

"E' evidente che dietro ai focolai c'è un disegno criminale" ha denunciato la senatrice abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, convinta che dietro agli incendi ci sia la mano della criminalità organizzata. "Qui qualcuno - sottolinea - sta speculando, sta creando bisogni su cui strutturare interessi e in questo contesto alimentare il vespaio politico contribuisce a delegittimare lo Stato". "L'innesco degli incendi - aggiunge Pezzopane - viene studiato apposta per limitare la possibilità di spegnerli". Il coordinatore nazionale dei Vergi Angelo Bonelli invita inoltre la procura a indagare sul ritardo con cui sarebbero stati attivati i soccorsi. "Dopo 12 giorni di fiamme incontrastate che hanno distrutto la biodiversità e il patrimonio faunistico e che stanno mettendo a rischio anche l'incolumità pubblica e la salute dei cittadini- denuncia Bonelli -  Ministero dell'Ambiente, Regione  Abruzzo e Protezione Civile non sono stati in grado di organizzare una massiccia operazione di spegnimento del fuoco."

Grave volontario della Protezione Civile

Restano intanto gravi le condizioni del volontario della Protezione civile di Pettorano sul Gizio, 30 anni, sposato, con due figli, colpito lunedì sera da un masso caduto dall'alto mentre stava partecipando, insieme ad altri, alle fasi di spegnimento dell'incendio sul Morrone. Il volontario, che ha riportato un trauma cranico e facciale, è ricoverato in prognosi riservata al reparto di rianimazione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. E' in coma farmacologico ed è intubato. Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, il giovane deve essere sottoposto ad un intervento di neurochirurgia, ma senza che l'ematoma si sia ridotto, i chirurghi non possono intervenire. L'incidente è avvenuto nella zona di Passo San Leonardo nel territorio comunale di Pacentro (L'Aquila). Le condizioni sono sembrate subito gravi.

 

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