Secondo i dati Coldiretti, rispetto alle medie dell'ultimo decennio, ad agosto le temperature sono state superiori di 3,9 gradi. Precipitazioni in calo del 62,3%. Numero mai visto di roghi: “Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi perduti”
Quella del 2017 sarà ricordata come l’estate in cui sono stati battuti tutti i record negativi per quanto riguarda incendi e siccità. Con oltre 120mila ettari andati a fuoco finora nel 2017, in Italia i roghi sono praticamente triplicati rispetto alla media dei 10 anni precedenti. La Coldiretti ha tracciato un bilancio della situazione, ricordando che “gli incendi sono spinti dalla siccità, dall'incuria e dall'abbandono dei boschi, divenuti facile preda dei piromani”.
15 anni per ricostruire i boschi
L’associazione ha sottolineato che "ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco, con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo ed un costo per la collettività stimabile in circa diecimila euro all'ettaro percorso dalle fiamme". Nelle foreste andate a fuoco, sostiene la Coldiretti “saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco, come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati. Insieme alle disdette provocate in molti agriturismi sono gravi anche i danni diretti registrati alle coltivazioni agricole, le perdite di animali con la distruzione di numerosi fabbricati rurali”.
Siccità record
La situazione negativa è favorita, secondo i dati Coldiretti, da un’estate che si chiude con un'ulteriore ondata di caldo torrido. Il mese di agosto ha fatto registrare temperature massime risultate superiori di 3,9 gradi la media, mentre le precipitazioni sono in calo del 62,3% nella prima decade. A luglio la temperatura massima è stata superiore alla media di 1,2 gradi e a giugno di di 3,1 gradi. Anche in questi due mesi le piogge sono state inferiori del 41,6% a del 31,5% secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ucea.
Due miliardi di danni per siccità
Coldiretti stima in più di 2 miliardi di euro il conto dei danni provocati alle coltivazioni e agli allevamenti dalla siccità. Un disastro senza precedenti per il mix di mancanza di acqua e incendi. Gli effetti si estendono dai campi all’economia: il raccolto di pomodori è stimato in calo del 12% rispetto allo scorso anno mentre per il grano duro da pasta si prevede una contrazione media attorno al 10%, il raccolto di mele tagliato del 23% con punte del 60% in Trentino, la vendemmia è ridotta del 25% e la campagna di raccolta delle olive si prospetta una delle peggiori degli ultimi decenni.
Effetti anche sugli animali
A subire gli effetti sono anche gli animali perché la siccità ha tagliato il foraggio per l’alimentazione del bestiame con prati e pascoli secchi mentre il caldo stressa le mucche che producono fino al 20% di latte in meno mentre le api hanno sofferto le diffuse gelate primaverili a cui ha fatto seguito il caldo.