Capotreno aggredita a Porto Torres, Trenitalia: solo un diverbio

Cronaca
(Foto d'archivio)

L'episodio sabato alla Stazione marittima in provincia di Sassari. I responsabili sarebbero dei giovani di origine nigeriana, sprovvisti di biglietto. La versione delle Ferrovie diverge da quella fornita dai sindacati, che accusano: "Smentita imbarazzante"

Non ha ancora presentato alcuna denuncia la capotreno di 55 anni che sabato mattina sarebbe stata vittima di un'aggressione da parte di un gruppo di ragazzi di origine nigeriana mentre controllava i biglietti a bordo del treno regionale 26981 che da Porto Torres porta a Sassari. 

Identificati gli aggressori

Secondo quanto si era appreso sabato, la donna stava controllando i titoli di viaggio dei passeggeri e quando ha chiesto i ticket a un gruppo di ragazzi di origine nigeriana, che ne erano sprovvisti, questi l'avrebbero prima circondata e poi aggredita fisicamente e palpeggiata. La Polizia ferroviaria avrebbe identificato le persone coinvolte.

I sindacati: “Ora basta”

"Non si può continuare così, con i lavoratori in balia dei violenti - ha detto Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl - Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno. Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l'incolumità fisica del personale di front-line". Duri anche il segretario Fit Cisl Sardegna, Valerio Zoccheddu, e la responsabile del Coordinamento donne della stessa sigla, Claudia Camedda, che denunciano la sempre più crescente "solitudine" del personale di bordo e chiedono con forza alla direzione di Trenitalia Sardegna di impegnarsi a "salvaguardare l'incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente sono vittime di aggressioni fisiche e verbali".

La versione di Trenitalia: "Solo un diverbio"

Tuttavia Trenitalia, nella giornata di domenica, ha fatto sapere che in base a quanto ricostruito si sarebbe trattato di una aggressione verbale, un diverbio. Al momento del controllo dei biglietti, alcuni dei ragazzi si sarebbero agitati, iniziando a inveire contro la donna. In queste fasi concitate, la capotreno sarebbe stata sfiorata su un braccio o su una gamba, nessun palpeggiamento quindi, precisa Trenitalia riferendosi alla ricostruzione fornita dai sindacati.

La replica: "Smentita grave e imbarazzante"

Al comunicato di trenitalia è seguita la controreplica dei sindacati. La capotreno donna "è stata visitata all'ospedale di Alghero e, constatato lo stress conseguente all'aggressione, le hanno fatto un certificato per infortunio sul lavoro" ha reso noto  Zoccheddu, definendo la ricostruzione fornita sull'episodio da Trenitalia "una smentita gravissima e imbarazzante".

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