La Dia confisca 1,3 milioni di euro a un imprenditore di Augusta

Cronaca
L'imprenditore sarebbe attivo in particolare nei settori del movimento terra e del trasporto merci (Ansa)
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Francesco Pasqua, che era stato arrestato nel 2014 per associazione per delinquere di stampo mafioso, gestiva un'attività legata al movimento terra e al trasporto merci per conto terzi

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha confiscato beni per oltre 1,3 milioni di euro a Francesco Pasqua, un imprenditore cinquantottenne di Augusta, in provincia di Siracusa, accusato di far parte della cosca mafiosa dei "Cappello" della città etnea. Le attività dell’uomo, fa sapere la Dia, si concentravano nel settore del movimento terra e del trasporto merci per conto terzi. Il decreto di confisca è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Siracusa ed eseguito dalla Dia di Catania, su proposta del direttore nazionale Nunzio Antonio Ferla.

"Prato Verde"

Il provvedimento, che ha interessato beni mobili, immobili e altre disponibilità finanziarie a vario titolo riconducibili a Pasqua, è stato emesso dopo una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali. L’imprenditore era stato arrestato nel 2014 – per poi essere scarcerato, ma il procedimento risulta ancora pendente - nell’ambito dell'operazione "Prato Verde" per associazione per delinquere di stampo mafioso. Secondo gli investigatori, infatti, farebbe parte della cosca mafiosa "Cappello" ed in particolare del gruppo del "Carateddu", diretto da Orazio Privitera e Sebastiano Lo Giudice.

Avrebbe favorito la latitanza di Privitera

Secondo l'accusa Pasqua, tra l'altro, avrebbe favorito la fuga di Privitera, che tra l'ottobre del 2009 al gennaio 2010 è riuscito a scampare all'esecuzione del decreto di fermo. Proprio durante le indagini sulla latitanza del boss, fanno sapere gli investigatori, è emersa la figura di Francesco Pasqua che fino a quel momento era rimasto estraneo alle cronache giudiziarie. L’imprenditore, che sarebbe entrato a far parte del clan tra il 2006 e il 2007, avrebbe fornito supporto logistico a Privitera. 

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