La truffatrice si presentava come collaboratrice domestica o si proponeva per incontri sessuali poi stordiva le vittime con degli ansiolitici. Due anziani finiti in ospedale a Pozzuoli
Si proponeva come collaboratrice domestica o addirittura come compagnia per incontri sessuali. In realtà il vero scopo di una 40enne arrestata dai Carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza del Gip del Tribunale di Napoli, sarebbe stato quello di rapinare gli anziani dopo averli drogati con le benzodiazepine.
Il pasto "drogato"
Vittime della donna, accusata di rapina aggravata, sarebbero due pensionati di 72 e 76 anni di Pozzuoli. Secondo le accuse li avrebbe adescati con la scusa di offrirsi come aiutante nella gestione della casa, o come disponibile a incontri sessuali. Una volta entrata nella loro abitazione, li addormentava somministrandogli con l'inganno un alto dosaggio di ansiolitici. Col primo anziano, la donna avrebbe agito preparandogli un piatto di trippa al sugo "drogato". Dopo aver consumato il pasto, la vittima sarebbe caduta in un sonno profondo, per poi risvegliarsi in ospedale. A trovarlo in casa, privo di sensi, sarebbe stato il nipote. Dopo 4 giorni di ricovero e disintossicazione, tornato a casa, l’anziano si sarebbe accorto che dal suo portafogli mancavano 100 euro. Non solo. Anche il suo bancomat era stato utilizzato, con prelievi, durante i giorni della sua degenza in ospedale, di 1200 euro.
Il falso incontro sessuale
La seconda vittima, un 76enne di Pozzuoli, si sarebbe fatto irretire dalla promessa di un incontro intimo. La donna sarebbe riuscita a farsi invitare in casa per un caffè. I due avrebbero invece consumato un analcolico, ovviamente "drogato" con benzodiazepine. Anche in questo caso il malcapitato si sarebbe dunque ritrovato ricoverato in ospedale, dopo essere caduto in stato di incoscienza, e senza 80 euro nel portafogli. Per entrambi gli ultrasettantenni, la diagnosi dei medici dell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli è stata di "iperdosaggio di benzodiazepine". I Carabinieri hanno dunque fatto partire le indagini. La donna sarebbe stata riconosciuta tramite delle foto dai due anziani: per lei, già nota alle Forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sono dunque scattate le manette con l'accusa di rapina aggravata.