Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite in diverse Regioni contro un’organizzazione internazionale, con base a Vibo Valentia, che avrebbe importato droga dalla Colombia trattando direttamente con i cartelli sudamericani
Sono 68 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Dda, contro i membri di un’organizzazione internazionale di trafficanti di droga controllata dalla ‘ndrangheta che avrebbe importato tonnellate di cocaina dalla Colombia. L’operazione, che ha preso il nome di “Stammer”, è il seguito di quella che il 24 gennaio scorso aveva portato all’esecuzione di 54 provvedimenti di fermo e a centinaia di perquisizioni in tutta Italia, oltre che a un sequestro di beni per un valore di otto milioni di euro.
Arresti in tutta Italia - Gli arresti, effettuati dal Gico (gruppo d’intervento contro la criminalità organizzata) della finanza sono stati eseguiti in Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. L’organizzazione aveva stabilito la sua base operativa in provincia di Vibo Valentia ed era gestita dalla cosca Fiaré di San Gregorio d’Ippona, da quella di Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto e da un altro gruppo criminale di San Calogero. Tutte queste organizzazioni sono state definite dagli inquirenti come “satelliti” della più importante cosca dei Mancuso, con la partecipazione delle più importanti ‘ndrine della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone.
La cocaina dalla Colombia - L’organizzazione avrebbe contrattato direttamente con i cartelli sudamericani in Colombia per l’importazione di otto tonnellate di cocaina che sono poi state sequestrate nello Stato sudamericano in una piantagione di banane, poco distante dal porto di Turbo. La cocaina, secondo quanto riferiscono gli investigatori, una volta lavorata e venduta sul mercato, avrebbe fatturato oltre un miliardo e 600 milioni di euro al gruppo.