Caso scontrini, la Procura di Roma impugna l’assoluzione di Marino

Cronaca

I pm della Capitale hanno presentato ricorso contro la sentenza che ha assolto l’ex sindaco dalle accuse di falso, peculato e truffa per le cene pagate con la carta di credito dell’amministrazione e per le consulenze della onlus Imagine: "Evidenze di spese voluttuarie per fini personali” 

La procura di Roma ha impugnato la sentenza di assoluzione per l'ex sindaco Ignazio Marino dalle accuse di falso, peculato e truffa nell'ambito del processo sul caso scontrini (56 cene pagate con la carta di credito dell’amministrazione capitolina) e sulle consulenze della onlus Imagine. 

 

Procura: "Spese voluttuarie" - Secondo le motivazioni del gup si era trattato di “superficialità, non di reato” e il giudice aveva stabilito che Marino è da considerare "assolutamente estraneo” ai fatti. Una visione diversa da quella della Procura secondo cui “l'organo dell'accusa ha fornito l'evidenza positiva del fatto" che l’ex primo cittadino della Capitale ha "utilizzato la carta di credito per spese voluttuarie al solo fine di soddisfare bisogni personali".  

 

Nell'assolvere Marino, il gup Pierluigi Balestrieri ha parlato di "errori ed imprecisioni" non penalmente rilevanti, ma figlie di "un sistema organizzativo improntato, soprattutto nella prima fase, a imprecisione e superficialità". Nel provvedimento di appello, firmato dai pm Felici e Polifemo, si rileva invece che "risulta illogico affermare che un evento apparentemente di rappresentanza possa essere considerato 'pubblico' sulla base di valutazioni soggettive e non verificabili rimesse all'arbitrio del pubblico ufficiale che la eroga”.

 

Pm: "Cene in giorni festivi i prefestivi" -  Inoltre, per i pm, per "26 volte sul totale delle 56 contestate, la cena si è svolta in una giornata festiva o prefestiva e tale circostanza induce a concludere che si trattasse di incontri svoltisi negli spazi di tempo lasciati liberi dagli impegni istituzionali". Nell'atto di impugnazione si sottolinea infine come la restituzione alle casse dell'amministrazione di oltre 19 mila euro da parte dell'ex sindaco dopo il clamore mediatico assunto dalla vicenda, possa essere ritenuta "compatibile con un uso non illecito della carta di credito". (LE ACCUSE)

 

Filone consulenza onlus - Quanto alla Onlus "Imagine", creata nel 2005 con l'obiettivo di fornire aiuti sanitari in Sudamerica e Africa, Marino è stato coinvolto in relazione a certificazioni redatte tra il 2012 ed il 2014, per compensi riferiti a prestazioni fornite da collaboratori fittizi, con presunta truffa ai danni dell'Inps di circa seimila euro. In questo filone i pm hanno sottolineato "l'effettiva consapevolezza dell'imputato dell'artificiosità e falsità dell'operazione realizzata".

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