Non ci sono più dispersi in base alla lista ufficiale fornita ai soccorritori, che comprendeva 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti dell'hotel. I sopravvissuti sono 11
Undici sopravvissuti, 29 morti. La tragica contabilità della strage all'hotel Rigopiano si conclude con il ritrovamento dell'ultimo disperso. Senza vita, come tutti gli altri da sabato mattina in poi. Sono quindi 29 le vittime in quel resort travolto da una slavina mercoledì 18 gennaio.
Nessun disperso - Non ci sono più dispersi da cercare, le ultime speranze – già molto, molto ridotte – sono cadute intorno a mezzanotte, quando la prefettura di Pescara ha dato notizia del recupero del corpo di un uomo e di una donna. Degli ultimi corpi che mancavano all'appello. Un comunicato, due righe per dire appunto 29 vittime e 0 dispersi. Una amara contabilità che dopo le prime notizie la mattina di venerdì 20 di importanti segnali di vita e quindi di salvataggi - 4 bambini e la madre di uno di loro e poi, a seguire, quello di altri quattro adulti - che avevano fatto sperare per la sorte degli altri si è poi tramutata in una disperata lotteria per i congiunti dei dispersi. Una lotteria impensabile eppure protrattasi per giorni, per quattro lunghi giorni, mentre intanto andavano avanti gli esami medico-legali sulle salme già recuperate e si svolgevano i primi funerali.
11 sopravvissuti - C'erano 40 persone nell'hotel Rigopiano: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. "Al momento non ci sono indagati", ha spiegato il pubblico ministero Cristina Tedeschini, ma intanto è stata ascoltata la filiera dei funzionari che ha risposto agli appelli in sala operativa della Prefettura.
Asfissia e traumi - Le prime sei autopsie hanno evidenziato "dinamiche di decesso diverse l'una dall'altra", ha spiegato Tedeschini. "In alcuni casi, ci sono state morti immediate per schiacciamento, in altri casi ci sono stati decessi meno immediati con concorrenza di cause temporalmente assai prossime: schiacciamento, ipotermia e asfissia". Rimane fermo sulla sua versione, invece, il medico legale di parte, secondo cui il maitre Alessandro Giancaterino sarebbe morto per mero assideramento così come Gabriele D'Angelo; i due sono stati ritrovati vicini e nelle stesse condizioni. Cioè all'esterno dell'hotel.