Coldiretti lancia allarme siccità al Nord: a gennaio -63,5% di piogge

Cronaca
Nuovo inverno di siccità al Nord. Era successo anche lo scorso anno: nella foto, il Po in secca presso il Ponte della Becca, nei pressi di Pavia (Fotogramma)
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Mentre il Centro Sud è alle prese con la neve e il maltempo, nel Settentrione l'associazione segnala un altro inverno secco. A rischio le coltivazioni di basilico per il pesto genovese, minacciate in Liguria dagli incendi, e quelle del radicchio in Veneto

Mentre il maltempo e la neve mettono in ginocchio il Centro-Sud, il Nord Italia è a secco. E questo sta provocando notevoli danni all'agricoltura. L’allarme arriva da Coldiretti, che rimarca come nelle regioni settentrionali pioggia e neve manchino ormai da mesi: in media, a gennaio c’è stato un calo del 63,5% delle precipitazioni, dopo che nell'intero mese di dicembre la diminuzione era stata addirittura del 78,5%.

Vento e fiamme – La situazione climatica anomala nel Nord Italia è stata messa messa in evidenza da Coldiretti sulla base dei dati Ucea. La Liguria, dove l'inizio dell'anno è stato costellato da una serie di incendi, nel mese di gennaio è caduta il 79,4% di acqua in meno, provocando un ambiente secco che, unito al forte vento, favorisce il rapido propagarsi delle fiamme e ostacola le operazioni di spegnimento.  

Produzioni tipiche a rischio – Roghi che, tra l'altro, mettono a repentaglio la produzione del pregiato basilico ligure, soprattutto nella provincia di Genova e nella zona di Pegli in particolare. In questa zona sorgono infatti coltivzioni e serre dalle quali arriva la pregiata materia prima per il pesto genovese. In Lombardia invece a gennaio, tra Como e Lecco, sono andati a fuoco 200 ettari di pascoli e boschi con aziende agricole assediate dalle fiamme. Altri 60 ettari sono stati bruciati in Val Camonica, nel Bresciano, cui si aggiungono gli incendi che hanno colpito l'Alto Garda gia dal 1° gennaio.
La siccità, poi, mette a rischio le coltivazioni del radicchio in varie province del Veneto.  In particolare, l'assenza di precipitazioni mette in pericolo cinque varietà di radicchio a marchio Igp: il variegato di Castelfranco, anche nella variante del bianco "fior di Masera'"; quello di Treviso precoce e tardivo; quello di Chioggia e il rosso di Verona, oltre ad altri ortaggi invernali come cavolfiori, verze e broccoli.


Danni per miliardi – Si stima che, negli ultimi 10 anni, l’agricoltura abbia subito danni per 14 miliardi di euro. Secondo Coldiretti sono i “drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano anche con anomalie a livello territoriale, come in questi giorni in cui, mentre al Nord non piove, nel Centro-Sud sono caduti quantitativi record di neve e le temperature sono proibitive, con pesanti ripercussioni”.

Emergenza continua al Sud
– Il freddo in questi giorni nel mezzogiorno ha già causato danni per 300 milioni di euro tra interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti. Per chiedere misure urgenti in favore dell'agrumicoltura pugliese, la Coldiretti Puglia il 17 gennaio ha anche organizzato un flash mob davanti allla sede del Consiglio regionale, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione, Michele Emiliano. "Rivolgo un appello ai Pugliesi affinché comprino agrumi pugliesi, per dare una mano - ha detto Emiliano - alla nostra agricoltura”.

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