Ebola: la storia di Massimo, in campo contro il virus

Cronaca

“Sento il dovere di tornare e portare la mia esperienza”, racconta a Sky TG24 un infermiere italiano di Medici senza Frontiere impegnato in Sudan, Liberia e Sierra Leone. Intanto c'è il primo contagio in Europa: colpita una donna spagnola

“Sento quasi il dovere di tornare e portare la mia esperienza”. Massimo Galeotti lavora con Medici senza Frontiere nelle terre dell’Ebola, in Sudan, Libera e Sierra Leone. A Sky TG24 racconta la sua esperienza mentre dalla Spagna arriva la notizia del primo contagio in Europa: “In Liberia eravamo i primi ad aver aperto l’ospedale, quindi all’inizio abbiamo trovato molta incredulità nelle persone: non credevano che esistesse una malattia come questa”.

"Servono più risorse" - “Noi chiediamo che ci siano più organizzazioni che si facciano carico dei pazienti, al momento siamo l’unica e non abbiamo più  la possibilità e le risorse, non solo finanziarie ma anche di volontari che possano aprire i centri”, spiega Massimo.

Dall'Italia una speranza: il vaccino - Intanto anche l’Italia scende in campo contro il virus che ha già ucciso oltre 3mila persone e che si sta diffondendo senza controllo anche fuori dall’Africa. Un vaccino contro l’Ebola nato da un gruppo di ricercatori del Centro di ingegneria genetica di Napoli. “Questo vaccino è merito di un gruppo che ha ideato questa ricerca con metodologie nuove nel campo dei vaccini, vaccini contro virus e altri microorganismi”, dice a Sky TG24 Franco Salvatore, presidente del Ceinge.


Primo contagio di Ebola in Europa - Ma intanto il virus non si ferma e un'infermiera spagnola di Madrid è stata infettata. La notizia è stata data da El Pais, che ha precisato che si tratta del primo caso di infezione fuori dall'Africa e del primo in Europa, ed è stata confermata dal ministro spagnolo della Sanità Ana Mato. L'infermiera, scrive il quotidiano su suo sito, faceva parte della squadra che ha curato il missionario spagnolo Manuel Garcì a Viejo, morto il 26 settembre all'ospedale Carlos III della capitale. E' stata proprio lei ad occuparsi di lui quando eèstato colpita da febbre provocata dall'Ebola.

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