Il giovane disabile toscano, che ha lanciato l'hashtag contro le barriere architettoniche, creato un apposito sito web e ricevuto il sostegno di centinaia di persone, parteciperà a un progetto della scuola Sant'Anna di Pisa
Una battaglia contro le barriere architettoniche (anzi, "ogni genere possibile di barriera: da quella architettonica a quella culturale e sociale") partita da Twitter e arrivata anche a Montecitorio. La battaglia di Iacopo Melio in due settimane ha fatto il giro del web (e dei giornali), ricevuto il sostegno di centinaia di persone, indotto le Ferrovie dello Stato a rispondere, diventata un caso politico. E presto sarà il punto di partenza per un progetto dei ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. "Io ho solo risposto a un tweet, non mi aspettavo di scatenare tutto questo clamore", ha spiegato il giovane a Sky TG24.it.
@MC_Carro i treni di noi plebei non sono mai magnifici, soprattutto per noi disabili che di rado troviamo attrezzati. #vorreiprendereiltreno
— Iacopo Melio (@iacopo_melio) 20 Giugno 2014
La storia di Iacopo, disabile toscano di 22 anni, parte da uno scambio di tweet con l'ex ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Il giovane ha fatto notare, con grande ironia, l'impossibilità di poter prendere i mezzi pubblici come tutti a causa delle barriere architettoniche. In un post sul suo blog ha scritto amaramente di essere "single per colpa delle occasioni che un disabile perde frequentando poco i mezzi pubblici".
Sarebbe bello un colloquio con @matteorenzi Non pretendo di cambiare le cose, ma farò di tutto affinché se ne parli. #vorreiprendereiltreno
— Iacopo Melio (@iacopo_melio) 3 Luglio 2014
L'hashtag #vorreiprendereiltreno è diventato virale nel giro di poco tempo: centinaia di persone hanno cinguettato selfie con in mano un cartello simile a quello di Iacopo o con la scritta in evidenza.
Chiunque dovrebbe provare il piacere di viaggiare, non solo con il pensiero. Con @iacopo_melio #vorreiprendereiltreno pic.twitter.com/jPP1vjiGhB
— Marta Fabiani (@MartaFabiani) 4 Luglio 2014
I contatti con Fs - La campagna sul web ha mosso qualcosa. E l'11 luglio Iacopo ha ricevuto una lettera delle Ferrovie dello Stato e una telefonata da parte del responsabile della comunicazione di Fs. "Ti abbiamo cercato e chiamato, per incontrarti, ascoltare le tue legittime ragioni e spiegarti quel che facciamo e possiamo fare, anche per te", si legge nella missiva in cui sono elencati anche i numeri degli interventi del 2013 per favorire l'accessibilità dei disabili sui treni. "Ci siamo dati appuntamento e ci incontreremo a breve per capire se può esserci un percorso insieme per migliorare il servizio", ha spiegato Melio a Sky TG24.it.
Progetto di ingegneria biomedica - Iacopo intanto ha ottenuto la prima significativa vittoria. L'ex ministro Carrozza e la scuola Sant'Anna di Pisa l'hanno coinvolto nel progetto, ancora in fase di sviluppo, in cui un network di università e centri di ricerca elaboreranno restyling e nuovi prototipi di carrozze ferroviarie accessibili. "Si tratta di un sistema che permetterà di rendere agibili le stazioni senza supporti esterni, ma ci vorranno almeno 5 anni di ricerca e l'aiuto delle aziende interessate, come Trenitalia o Italo", spiega Iacopo, che in prima persona sarà un "tester" e si occuperà della parte comunicativa.
La battaglia arriva in Parlamento - Il caso ha avuto anche un risvolto politico: il deputato del Pd Federico Gelli, ha presentato un'interrogazione parlamentare chiedendo un tavolo di monitoraggio per "individuare le criticità e risolvere il problema dell’accessibilità al sistema dei trasporti per le persone affette da disabilità". Iacopo vuole però che l'attenzione politica non si esaurisca: "La voce non si deve spegnere. Non vorrei che questo sia il tormentone dell'estate e poi ci si dimentichi tra due mesi". La battaglia contro le barriere ha ricevuto il sostegno di centinaia di persone e anche di alcuni politici, come Alessia Petraglia o Gianni Cuperlo.
@iacopo_melio Caro Iacopo SONO CON TE COME PARLAMENTARE ALZERO' ANCORA UNA VOLTA LA VOCE PER L'ACCESSIBILITA' DI TUTTI
— Ileana Argentin (@IleanaArgentin) 2 Luglio 2014
I prossimi passi - La notizia è stata ripresa anche da diversi siti di news internazionali, come per esempio la Bbc e Al Jazeera. "All'estero sono rimasti basiti. Non riuscivano a credere che nel 2014 in Italia si debba combattere per una cosa che invece da loro è scontata da anni".
Thanks @iacopo_melio for talking to us about #VorreiPrendereilTreno - the campaign to access public transport for people with disabilities
— BBC Trending (@BBCtrending) 9 Luglio 2014
La battaglia di civiltà, ha annunciato Iacopo, prosegue anche su un apposito sito internet: una sorta di community dove condividere e segnalare le barriere architettoniche delle città italiane. "Il sito serve a sottolineare che la battaglia non è solo mia ma di tante persone", spiega il giovane toscano a Sky TG24.it. "E spero davvero che diventi il luogo dove condividere suggerimenti ed esempi virtuosi".