Appesi alla rete dei tonni, morti 7 migranti

Cronaca
Continuano gli interventi della Guardia costiera nel Canale di Sicilia (Credits: Fotogramma)

Le vittime sono annegate nel Canale di Sicilia nel tentativo di aggrapparsi a una gabbia per l'allevamento trainata da un motopesca tunisino. Oltre mille sbarchi in due giorni sulle coste italiane. Il New York Times: i Cie sono di fatto delle carceri

Annegati mentre tentavano di aggrapparsi a una gabbia per l'allevamento di tonni trainata da un motopesca tunisino. Questa la sorte - secondo quanto raccontato dai supersiti - di sette migranti finiti in mare a 85 miglia a sud di Malta. Complessivamente oltre mille migranti partiti dal Nordafrica sono sbarcati tra il 15 e il 16 giugno sulle coste siciliane e calabresi.
Il bel tempo ed il mare calmo stanno dunque facendo scattare una nuova emergenza immigrazione. E il Centro di accoglienza di Lampedusa scoppia: ci sono 540 migranti a fronte di una capienza di 300. Domenica 16, 50 del gruppo dei migranti arrivati negli ultimi giorni sull'isola sono stati trasferiti verso Porto Empedocle da dove verranno smistati nei centri d'accoglienza siciliani. Nei primi cinque mesi dell'anno erano sbarcati 4.391 stranieri. Con gli arrivi di questa metà di giugno il numero complessivo è decisamente salito.

Sette vittime in mare - La nuova tragedia del mare è stata riferita dai superstiti (circa 95) soccorsi dalla guardia costiera italiana su un gommone, alcuni dei quali hanno parlato addirittura di una decina di vittime. Ma il racconto è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo la ricostruzione fatta dai sopravvissuti, i loro compagni sarebbero finiti in mare dopo che l'equipaggio del motopesca 'Khaked Amir' aveva tagliato il cavo che trainava la gabbia. Alcuni avrebbero anche tentato di salire sul peschereccio, ma sarebbero stati respinti con la forza. I naufraghi sono stati avvistati nella notte tra sabato 15 e domenica 16 da un aereo della Marina Militare maltese. In parte ancora sul gommone alla deriva, in parte aggrappati alla gabbia dei tonni. Sul posto è stata dirottata una delle motovedette della Guardia Costiera italiana che ha poi tratto in salvo i 95 migranti poi trasferiti a Lampedusa.

Soccorsi oltre mille migranti - Nel weekend sono dunque stati soccorsi oltre 1000 migranti. Nella sola mattinata di domenica 16 giugno, le motovedette della Guardia Costiera nel porto di Lampedusa hanno soccorso 259 le persone. Gli sbarchi sono poi proseguiti per tutta la giornata. Sabato, invece, erano approdati sulle coste siciliane oltre 600 migranti.

Nyt: i Cie sono prigioni - Il New York Times, intanto, dà ampio rilievo ai centri di identificazione ed espulsione (Cie) degli immigrati clandestini, come quello romano di Ponte Galeria, che vengono definiti vere e proprie carceri (qui il link all'articolo).
Sul Cie di Ponte Galeria, non lontano dall'aeroporto di Fiumicino, la corrispondente del Nyt Elisabetta Polovedo scrive in particolare che Ponte Galeria "non è una prigione, ma la differenza è in realtà soprattutto semantica". Il quotidiano della Grande Mela ricorda che i centri di questo tipo, in Italia (la mappa interattiva) e in Europa, sono sempre più criticati dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani che li definiscono "inumani, inutili e costosi". In Italia, aggiunge la giornalista, "i più critici sostengono che i centri siano il riflesso delle politiche che assimilano immigrazione a criminalità, dimenticano i benefici economici che gli immigrati possono portare e non prendono in considerazione la crescente natura multiculturale della società".
In base ad un rapporto recentemente pubblicato dal ministero dell'Interno, ricorda infine l'articolo, il governo giudica i centri, gestiti da società private, "indispensabili" pur riconoscendo una serie di problemi, tra cui "l'assenza totale di attività all'interno delle strutture", un fatto che "porta ad un aumento dell'aggressività e del disagio, accrescendo la tensione tra immigrati e polizia".

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