Giunta alla sua 47esima edizione, la Giornata mondiale della Terra coinvolge oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, con 22mila organizzazioni e migliaia di eventi. A Washington la "March of Science" sfila anche contro i tagli al budget scientifico di Trump
Una giorno in onore del nostro Pianeta: è l’Earth Day (Giornata mondiale della Terra), nato nel 1970 negli Stati Uniti e da quasi 50 anni simbolo della consapevolezza ambientale in tutto il mondo. La ricorrenza, con il passare del tempo, è arrivata a coinvolgere oltre un miliardo di persone in 192 Paesi, con 22mila organizzazioni e manifestazioni, incontri ed eventi sull’ambiente e sul clima.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">Happy <a href="https://twitter.com/hashtag/EarthDay2017?src=hash">#EarthDay2017</a>! Time to join the international celebration of Planet <a href="https://twitter.com/hashtag/Earth?src=hash">#Earth</a> and stand for environmental & climate literacy! <a href="https://t.co/661uFW7rAK">pic.twitter.com/661uFW7rAK</a></p>— Earth Day Network (@EarthDayNetwork) <a href="https://twitter.com/EarthDayNetwork/status/855632253455671300">April 22, 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>
Le origini dell’Earth Day
L’idea di una giornata da dedicare alla Terra è da attribuire al senatore statunitense Gaylord Nelson che, nel 1962, pensò all’evento durante le proteste per la guerra in Vietnam. Le questioni ambientali entrarono gradualmente, in quegli anni, nell’agenda presidenziale di Kennedy, fino a che, nel 1969, una catastrofe ambientale non costrinse Washington ad adottare misure più significative. In quell’occasione, nel mare al largo di Santa Barbara, si riversarono 80mila litri di greggio a causa di un guasto nelle condutture di un oleodotto. L'anno successivo, venti milioni di americani si mobilitarono in difesa della Terra in una manifestazione che, da quel momento, si ripete ogni anno e che ha come obiettivi principali quelli di proteggere le zone verdi del Pianeta e di piantare nuovi alberi, oltre che la protezione delle specie in via di estinzione e l'aumento della consapevolezza nei più piccoli dell'importanza per il rispetto della natura.
Gli accordi di Parigi
Nel 2016, l’Earth Day era coinciso con le prime firme di ratifica dell’Accordo di Parigi, adottato il 12 dicembre 2015 da 196 nazioni presenti alla storica riunione sulla lotta al cambiamento climatico. In quell’occasione i Paesi si erano impegnati perché le emissioni di gas serra venissero limitate in modo da evitare che il riscaldamento globale non superasse la soglia dei 2 gradi. L'accordo era entrato in vigore perché era stato ratificato da almeno 55 Paesi che complessivamente sono responsabili di almeno il 55% delle emissioni mondiali dei gas serra.
La “marcia della scienza” di Washington
Il 22 aprile, si tiene la “March of Sicence” di Washington. È un evento per "celebrare la scienza” che, però, non si rivolge solo agli esperti del settore, ma anche a tutti i cittadini convinti che la ricerca debba essere sostenuta e implementata. La marcia riunirà la comunità scientifica americana che si batte da mesi contro le scelte in materia ambientale del presidente americano Donald Trump. Il Tycoon, infatti, nel budget proposto a marzo al Congresso, ha predisposto un significativo aumento delle spese militari e una riduzione dei finanziamenti alla scienza e al welfare. La più colpite, se il budget fosse approvato, sarebbero le organizzazioni che si occupano di studio del clima, prima tra tutti la Epa (Environmental protection agency).
Quella di Washington non sarà l’unica marcia organizzata nella Giornata mondiale della Terra. Centinaia di eventi simili andranno in scena in tutto il mondo e, per chi non potesse partecipare a quello nella capitale degli Usa, sarà disponibile un servizio di livestream dove prendere parte “virtualmente” alla manifestazione.
Le principali mobilitazioni in Italia
Anche l’Italia è tra i Paesi che aderiscono alla giornata dedicata alla Terra. A Roma, alle 16, inizia la manifestazione che partirà dal Pantheon e che terminarà a Campo de' Fiori, davanti la statua di Giordano Bruno. Poi, nella Capitale, si terranno due ore di incontri con scienziati, ricercatori e artisti a sostegno della causa della scienza al Villaggio della Terra che sarà protagonista di altre manifestazioni fino al 25 aprile. A Milano, invece, si mobiliterà, insieme alla comunità scientifica, l'Associazione Luca Coscioni, con una marcia davanti al Consolato Usa.
A Napoli sono stati organizzati gli “Happy eARTh Days”: sette giorni interamente dedicati alla Terra e all’ambiente nella cornice del Pan Palazzo delle Arti. Mentre a Torino si pedalerà per otto chilometri, da piazza Castello al museo “A come Ambiente”.
Legambiente sarà presente nelle piazze italiane per la raccolta firme per vietare che il terreno venga sfruttato e avvelenato con la campagna #salvailsuolo. La petizione chiede che l’Ue introduca una legislazione specifica sul suolo riconoscendolo e tutelandolo come un patrimonio comune.