Torino, a novembre pronta nuova fabbrica Cartier: 450 assunzioni

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Si tratta di uno stabilimento che sarà attrezzato con tecnologie di ultima generazione, completamente green, e che sarà anche in grado di produrre energia elettrica

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È prevista per il 30 novembre la consegna di Cogefa a Pgi Italia, il polo italiano di produzione della gioielleria di Cartier, del nuovo stabilimento produttivo realizzato in via Ramazzini alle Basse di Stura, nella periferia a Nord di Torino. Si tratta di un intervento di rigenerazione urbana e di recupero di un sito industriale dismesso ad altissima sostenibilità ambientale che prevede la selezione dei 450/500 addetti. Quest'ultimi saranno tutti di Torino seguendo la politica aziendale che punta a ridurre al minimo gli spostamenti casa-lavoro, una sorta di chilometro zero per gli spostamenti dei dipendenti. Lo riporta La Stampa.

Il progetto

Il nuovo polo si lega a un progetto strategico che inizia nel 2013 quando la storica maison parigina ha acquisito Antica Ditta Marchisio, la società di Licia Mattioli, ex presidente dell’Unione industriali di Torino. Pgi Italia, con sedi anche a Milano e Valenza, ha deciso poi di ampliare la sua attività produttiva subalpina con un investimento di oltre 30 milioni che comprende l’acquisto di una fabbrica dismessa da anni legata al settore dell’automotive e di spazio da recuperare di circa 20 mila metri quadrati, 12 mila dei quali sono stati adibiti a sito produttivo. Si tratta di uno stabilimento che sarà attrezzato con tecnologie di ultima generazione, completamente green, e che sarà anche in grado di produrre energia elettrica. Fin qui l’investimento privato. Adesso resta da capire che cosa farà la città per trasformare questa fabbrica in un percorso che potrebbe permettere la rigenerazione urbana di una parte della città compresa tra via Botticelli, corso Giulio Cesare e il fiume Stura dove si affaccia il Novo Hotel.

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