Sono quattro le misure cautelari eseguite dai carabinieri: due persone si trovano in carcere, una agli arresti domiciliari e un divieto di dimora
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I carabinieri di Settimo Torinese, nella provincia del capoluogo piemontese, hanno scoperto una casa di appuntamenti, dove, oltre a una decina di ragazze che si prostituivano, si consumava anche della sostanza stupefacente.
L'indagine
Un business che non si è fermato neanche durante l'emergenza Covid, hanno appurato i militari, che hanno eseguito quattro misure cautelari, due in carcere, una agli arresti domiciliari e un divieto di dimora,. Le quattro persone sono indagate, a vario titolo, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico crack, che secondo gli inquirenti veniva fornito sempre dal padrone di casa attraverso diversi spacciatori, utilizzando le somme versate dai clienti e che poi consumava insieme alle ragazze. L'operazione è partita dalla denuncia di alcune ragazze che hanno raccontato la loro storia di sfruttamento, droga e prostituzione ai carabinieri. La droga, secondo le indagini, era a disposizione anche dei clienti disposti a pagare un extra. E tra i frequentatori oltre a pregiudicati c'erano anche impiegati di banca e liberi professionisti. Gli arrestati sono due italiani di 51 e 49 anni: il primo è il proprietario dell'alloggio all'interno del quale venivano organizzati veri e propri festini che, a volte, andavano avanti per tutta la notte. Le altre due persone colpite da misure cautelari sono un 48enne e un 40enne che, principalmente, avevano il compito di reperire la droga.
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