Ripensare il rapporto città-campagna e capire quali politiche mettere in campo per riscrivere su basi diverse questa relazione divenuta ormai problematica, questo l'obiettivo di Terra Madre Salone del Gusto 2022 che si tiene dal 22 al 26 settembre a Parco Dora
Ripensare il rapporto città-campagna, una relazione cruciale che esiste da quando viviamo in un mondo civilizzato ma che negli ultimi cinquant’anni si è modificata moltissimo, tanto da inasprirsi e indebolirsi. Capire quali politiche mettere in campo per riscrivere su basi diverse questa relazione divenuta ormai problematica, figlia della fase industriale che dagli anni Settanta in poi ha contaminato il sistema alimentare e ha fatto sì che il cibo perdesse il suo valore. È con questo obiettivo che a Terra Madre Salone del Gusto 2022, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche agroalimentari, va in scena dal 22 al 26 settembre a Parco Dora, Torino.
Il programma di Terra Madre
Lo spazio gode della partecipazione di partner e città che saranno presenti durante l’evento, tra cui il MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il CIHEAM Mediterranean Agronomic Institute of Bari, main partner. Molti appuntamenti in programma inoltre sono creati con la rete italiana politiche locali del cibo, con i progetti legati alla i bandi europei della famiglia “Food Horyzon “, oltre che con le città protagoniste.
Gli eventi
Giovedì 22 alle 11 si comincia con un confronto tra i rappresentanti delle città partner di Torino provenienti da Africa, America Latina e Medio Oriente nell’appuntamento Cooperazione internazionale e diritto al cibo in città. Il dialogo si focalizza su idee, attività, progetti e buone pratiche legate alle politiche del cibo. Alle 18 si discute di come progettare le politiche urbane mettendo a confronto città molto diverse una dall’altra per grandezza, esigenze e impatto. Partendo dalle esigenze di Bari e di Bergamo, viene proposto un laboratorio di co-design per favorire lo sviluppo di politiche urbane del cibo delle piccole e medie città in Italia e nel Mediterraneo.
Gli appuntamenti di venerdì
Il Tavolo Nazionale sui Sistemi Alimentari svolge un ruolo di supporto al Governo per portare nei consessi internazionali, a partire da quelli Nazioni Unite e G20, le posizioni, gli interessi e le capacità d’azione della filiera alimentare italiana. Costituitosi in occasione del Vertice sui Sistemi Alimentari del 2021, il Tavolo riunisce gli esperti del settore per raccogliere le buone pratiche e le esperienze di successo con l’obiettivo di evidenziare la relazione positiva fra cibo e territorio, così come la collaborazione tra pubblico e privato per la costruzione di nuovi modelli alimentari e di consumo sostenibili. Il Tavolo, presieduto da Stefano Gatti, Inviato Speciale per la Sicurezza Alimentare del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sarà per la prima volta aperto al pubblico, e vedrà, tra gli altri, la partecipazione della Presidente Slow Food Italia Barbara Nappini, del Presidente Slow Food Edward Mukiibi, e del Vice Direttore Generale FAO Maurizio Martina.
Alle 14 insieme a un panel di esperti e amministratori italiani e internazionali è la volta di Verso la sostenibilità delle città attraverso le politiche alimentari. Tra i partecipanti Marta Messa, segretario generale di Slow Food la Vicesindaca di Torino e il Vicesindaco di Milano, Andrea Magarini, Comune di Milano e presidente del gruppo di lavoro Eurocities Food, Corinna Hawkes dell’Università di Londra.
Gli esempi di Taranto, Roma e Torino sono al centro dell’appuntamento delle 14,30 Città che cambiano il proprio destino. Le monocolture sono molto fragili non solo nel mondo vegetale, ma anche nei contesti urbani. Lo testimoniano tanti distretti industriali nati negli anni ’60, che non sono riusciti a coniugare lavoro, salute, sostenibilità. Ma proprio le realtà che partono dalle situazioni più complesse dimostrano che cambiare il proprio destino è possibile. La città di Taranto, che aveva puntato tutto sulla siderurgia e che, dal 2017, ha iniziato un percorso di transizione ecologica, riscoprendo la sua cultura e la sua antica vocazione: il mare. Città industriale per antonomasia, Torino si è completamente reinventata e ha ridato un senso nuovo e nuovi contenuti ai quartieri che ospitavano le fabbriche della Fiat e della Michelin. La Capitale, invece, sta ridando vita nuova all’agro romano, promuovendo la nascita di realtà imprenditoriali giovani e innovative.
La giornata di sabato
Sabato 24 alle 10 spazio alla ristorazione scolastica con Pensa che mensa!. Spesso, nelle scuole, il servizio di mensa è considerato una mera voce di costo nel bilancio. E invece, la ristorazione collettiva potrebbe avere un importante valore educativo e rappresentare un volano per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. In Europa, le amministrazioni operano nel quadro della strategia Farm to Fork (Farm to Fork Strategy (europa.eu) e del Green Public Procurement, che le orienta all’acquisto di prodotti e servizi meno impattanti. In Italia queste direttive sono state recepite attraverso una norma che introduce i Criteri ambientali minimi (Cam) negli appalti, un passo avanti verso una mensa pensata come strumento di sviluppo territoriale che coinvolga la comunità scolastica in un processo di radicale cambiamento. Ne parliamo coinvolgendo le municipalità di Milano, Roma, Torino e Bari e alcune delle realtà più interessanti della penisola, come Qualità & Servizi (nella piana fiorentina). E scopriamo le attività sulle mense curate da Slow Food Praga, che ha promosso il progetto “Slow Food Principles in School Canteens in the Czech Republic”. Alle 12 focus sul contributo del mondo enologico con Viticoltura urbana: quando la vite sfida la città. Il confine tra urbano e rurale, nell’immaginario comune, appare come una linea netta. Spesso invece la campagna arriva dritta al cuore delle città, mantenendo semi di storia e cultura contadina. E lo fa anche attraverso la viticultura. Cosa significa portare avanti una vigna urbana? Come può un vigneto rendere la città più verde e inclusiva? Ne parliamo con diversi vignaioli che si prendono cura del contesto urbano tutelando e portando avanti storie di viti, vita e non solo. Alle 15,30 focus sulla sostenibilità in L’arte di trasformare gli scarti in prodotti di valore. La produzione alimentare è all’origine del 35% dei gas serra, ma se consideriamo che quasi un terzo del cibo prodotto nel mondo viene buttato, il 10% di queste emissioni è generato per produrre alimenti che non saranno mai consumati. Diversi soggetti si stanno mobilitando per mettere in campo azioni di prevenzione, riciclo e riutilizzo dei prodotti e degli scarti alimentari. In alcuni casi, soluzioni innovative permettono di dare valore e trasformare gli scarti in prodotti di pregio, come i cosmetici.
Il programma di domenica
Domenica 25 alle 12,45, nell’appuntamento Innovare, coltivare, educare. L’esempio dei Paesi Baschi si racconta l’esperienza di Slow Food Alava che presenta i suoi progetti per avvicinare le nuove generazioni alla cura della terra. In particolare, come sta portando in città e nelle scuole i princìpi dell’agroecologia e dell’agricoltura rigenerativa. Solo attraverso la sensibilizzazione dei cittadini di domani si può cambiare l’agricoltura di oggi e salvare l’ambiente: c’è un estremo bisogno di innovatori capaci di trovare soluzioni per combinare giusto reddito e qualità di vita soddisfacente per i produttori, esigenze dei cittadini, salvaguardia delle risorse naturali.