Anziana disidratata in casa di riposo: tre denunce nel Torinese

Piemonte
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I carabinieri del Nas hanno denunciato il proprietario, il direttore e un’infermiera in servizio nella struttura. La donna aveva anche piaghe da decubito prolungato e scompenso gliometabolico: sintomi che hanno reso necessario il ricovero in ospedale

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Un'anziana lasciata senza assistenza e senza cure adeguate. Con questa accusa i carabinieri del Nas di Torino hanno denunciato il proprietario, il direttore e un'infermiera in servizio nella struttura in provincia del capoluogo piemontese.

La vicenda

La vicenda è emersa nei giorni scorsi durante controlli svolti su tutto il territorio nazionale dall'Arma d'intesa con il Ministero della Salute. L'ospite - secondo quanto verificato - aveva piaghe da decubito prolungato e sintomi di disidratazione con scompenso gliometabolico e che hanno reso necessario il ricovero in ospedale.

Contrariamente a quanto riportato in precedenza, il sequestro dei dispositivi medici scaduti (pinzette sterili, bende, siringhe monouso e cannule) è stato eseguito dai carabinieri del comando di Torino del Nas in una struttura differente, sempre nel Torinese, da quella in cui si trovava l'anziana. 

Le denunce

Le denunce sono scattate per maltrattamenti e lesioni personali colpose in ambito sanitario. Il caso è stato segnalato dell'ospedale di Chivasso, dove la donna era stata portata.

I controlli di Ferragosto nelle Rsa e nelle case di riposo

Durante il periodo di Ferragosto, i carabinieri del Nas, d'intesa con il ministero della Salute, hanno controllato 351 strutture - tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia - individuandone 70 irregolari, pari al 20 per cento degli obiettivi controllati, contestando 127 sanzioni penali e amministrative, per oltre 40 mila euro. Tra le violazioni più ricorrenti sono state rilevate carenze strutturali ed organizzative delle strutture come la presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti e situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero ridotto di operatori per turno di servizio, in alcuni casi privi di adeguata qualifica e professionalità.

I casi a Udine e Pavia

In un caso particolare, il Nas di Udine ha deferito all'Autorità giudiziaria una operatrice di una casa di riposo, responsabile di aver causato lesioni ad un 91enne dopo essergli rovinata addosso a causa delle sue condizioni psico-fisiche alterata dall'abuso di sostanze alcoliche. Anche le modalità di preparazione dei pasti per gli ospiti sono state oggetto di controllo, con casi eclatanti relativi a due Rsa provincia di Pavia, nelle cui cucine è stata riscontrata la presenza di animali infestanti e blatte. I carabinieri hanno proposto la sospensione nei confronti di 14 strutture con criticità strutturali, organizzative e di igiene, da attuarsi con contestuale trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.

Gli altri interventi in Piemonte

Fra il 13 e il 15 di agosto i carabinieri del Nas del comando di Torino hanno eseguito, nel territorio piemontese di competenza, una quindicina di interventi. Nel Torinese è stata chiesta la sospensione del titolo autorizzativo per una struttura che accoglieva anziani non autosufficienti (ora trasferiti in altre Rsa) senza abilitazione; in un'altra struttura sono state rilevate carenze igienico-sanitarie nel refettori. In provincia di Biella il responsabile di una Rsa è stato denunciato per la gestione irregolare dei documenti (come le cartelle cliniche) relativi ai controlli sugli ospiti; è anche stata inflitta una sanzione amministrativa per delle carenze nella registrazione dei farmaci. In una struttura del Vercellese sono stati trovati alimenti in cattivo stato di conservazione.

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