Ladri di acqua, a Casalborgone dispersione idrica all'80%

Piemonte

Massimo Postiglione

Il problema della rete idrica italiana è principalmente dovuto al fatto che è una rete poco manutenuta

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Sono molti gli sprechi d'acqua. Gli ultimi episodi a Casalborgone, in provincia di Torino. In un tombino dell'acquedotto, sull'asfalto, sono ancora visibili i segni di un rattoppo per aggiustare una perdita che c'era. Così come c'è un'altra perdita: l'acqua affiora come se fosse una sorgente dal terreno e scende a valle.

La vicenda

Succede a Casalborgone, duemila abitanti al confine tra le province di Torino e Asti, che da due anni combatte e perde la sua battaglia contro la rete colabrodo del vecchio acquedotto del Monferrato acquisito tre illustri fa da SMAT. Sulle strade che collegano le varie frazioni del paese non si contano rattoppi come questi e scene del genere sono quotidiane. Cantiere sulla statale e una squadra di SMAT che cambia un giunto tra due tubature. Da due anni c'è un'enorme perdita che da questo serbatoio a valle fa arrivare appena il 20% dell'acqua al silos San Giuseppe, in cima alla collina. La perdita è grossa ma non si riesce a trovare.

I problemi

Il problema della rete idrica italiana è principalmente dovuto al fatto che è una rete poco manutenuta. Le manutenzioni di parte della rete sono state affidate per lungo tempo ai Comuni, che avevano la propria rete e difficilmente le manutenzioni sono state di livello adeguato. SMAT, che serve 290 comuni in provincia di Torino tra cui Casalborgone, con una rete di quasi 13mila chilometri di tubature accusa una dispersione idrica media del 26%. Per diminuire questa percentuale ha varato un piano triennale da 150 milioni di investimenti, 50 previsti nel PNRR. 

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