Per 28 minuti - cosi è stato documentato - hanno colpito da un’utilitaria le auto provenienti dalla direzione opposta danneggiando pesantemente parabrezza e paraurti: solo per caso non ci furono feriti
Sassi e mattoni contro le auto in corsa. Di questo sono accusati tre operai, tutti italiani, di 21, 23 e 26 anni, di Busca (Cuneo) arrestati dai carabinieri dopo tre mesi di indagini. Per 28 minuti - cosi è stato documentato - hanno colpito da un’utilitaria le auto provenienti dalla direzione opposta danneggiando pesantemente parabrezza e paraurti: solo per caso non ci furono feriti. Accusati di tentato omicidio e attentato alla sicurezza dei trasporti, ora sono agli arresti domiciliari ma la Procura di Cuneo aveva chiesto per loro la custodia cautelare in carcere. Nell'interrogatorio di garanzia si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
La vicenda
Quattro gli episodi contestati su una trafficata strada provinciale, che collega Cuneo e Busca. "Episodi gravi, che avevano avuto vasta eco sui social e richiedevano una risposta adeguata. - dice il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe Carubia - Chi compie gesti del genere sa anche che possono comportare conseguenze letali. Decisive nelle indagini non solo le immagini della videosorveglianza, ma anche le intercettazioni telefoniche. Non emergono motivazioni per comportamenti del genere, ma solo la voglia di fare qualcosa di trasgressivo per spezzare la noia di un sabato notte”.