"Sull'uomo potrebbe essere richiesto un accertamento psichiatrico. A questo scopo sono state acquisite le cartelle mediche delle strutture in cui è stato in cura”, ha spiegato in conferenza stampa il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giuseppe Aiello Proietto, il 46enne che lunedì è stato fermato dai carabinieri per l'omicidio di Alberto Faravelli, il portiere di notte 69enne dell'hotel Londra di Alessandria. Il pm ha chiesto la custodia in carcere; il difensore, l'avvocato Stefania Sandri, gli arresti domiciliari in una struttura. Il gip si è riservato.
Possibile accertamento psichiatrico
"Sull'uomo potrebbe essere richiesto un accertamento psichiatrico - spiega in conferenza stampa il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri - A questo scopo sono state acquisite le cartelle mediche delle strutture in cui è stato in cura, nella zona di Monza e Alessandria. Alcune dichiarazioni rese durante l'interrogatorio al Comando Provinciale, lo stesso giorno del delitto, depongono per uno stato di non evidente lucidità". Come quelle con cui ha riferito ai militari di avere sentito "frequenze negative che lo avrebbero ispirato". Ancora da stabilire il movente del delitto. "Di certo - rimarca Cieri - Faravelli non ha avuto alcun ruolo, se non di vittima passiva della violenza altrui; non c'è stata alcuna provocazione, alcuna azione offensiva". Resta comunque difficile ricostruire l'aggressione perché, per un problema tecnico, l'impianto di videosorveglianza dell'albergo non funzionava.