Torino, nega abiti e tv alla moglie: condannato imam

Piemonte
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Se provava a dire di no, veniva insultata e, a volte, picchiata. Un comportamento che per i giudici configura il reato di maltrattamenti in famiglia

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Ha privato la moglie di ogni libertà, confinandola tra le mura domestiche. Per questo è stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione un imam marocchino di 40 anni processato Torino.

La ricostruzione dei fatti

La donna, come anticipato dalle pagine locali di alcuni quotidiani, non poteva vestirsi come voleva, era costretta a mangiare in una stanza separata dagli uomini, non era libera di decidere nulla e nemmeno di guardare la tv: doveva solo occuparsi della casa, del marito e dei due figli. Se provava a dire di no, veniva insultata e, a volte, picchiata. Un comportamento che per i giudici configura il reato di maltrattamenti in famiglia. Il pm aveva chiesto una condanna a due anni.

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