Torino, accusato di vessazioni sulla moglie: assolto perché il fatto non sussiste

Piemonte

"Quando era a casa - aveva raccontato l'avvocato di parte civile in aula - lui doveva essere servito di tutto punto. A tavola non prendeva la bottiglia dell'acqua neanche se era a portata di mano. La mia assistita aveva il bancomat ma non era libera nemmeno di fare acquisti: il marito doveva essere sempre presente". L'uomo inoltre "pretendeva che la moglie gli lavasse la schiena"

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Un uomo di 71 anni, definito dagli accusatori un 'padre padrone', è stato assolto dal tribunale di Torino perché "il fatto non sussiste" dall'accusa di maltrattamenti e vessazioni nei confronti della moglie. La procura aveva chiesto una condanna a un anno di carcere.

Il caso fu denunciato nel 2019. La donna ora vive con il maggiore dei tre figli.

Le accuse

"La sentenza - ha commentato il legale di parte civile per la donna, Gianfranco D'Errico - ci lascia perplessi. Valuteremo il ricorso". In aula sia il rappresentante di parte civile che l'accusa avevano parlato di un matrimonio durato trent'anni con frequenti litigi, insulti, vessazioni, maltrattamenti fisici e verbali nei confronti della donna e rapporti sessuali non consenzienti. "Quando era a casa - aveva raccontato l'avvocato di parte civile in aula - lui doveva essere servito di tutto punto. A tavola non prendeva la bottiglia dell'acqua neanche se era a portata di mano. E non poteva essere contraddetto. La mia assistita aveva il bancomat ma non era libera nemmeno di fare acquisti: il marito doveva essere sempre presente. Lo ha detto lui stesso: 'se va a comprare un vestito ci devo essere anch'io, non c'è niente di sbagliato'". L'uomo inoltre "pretendeva che la moglie gli lavasse la schiena".

L'imputato, difeso dall'avvocato Massimo Ornato, aveva sempre detto di essere innocente. "Qui - aveva replicato il difensore - ci sono testimoni compiacenti verso la signora e testimoni che a volte si contraddicono. Lei dice di essere andata tante volte in ospedale ma non è vero. Dice di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali ma non può essere perché il marito ha problemi di salute; ed per questo che lui le chiedeva un aiuto". 

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